Gori: Non ci sono ostacoli insormontabili sul cammino europeo della Serbia Insider TV

L’ambasciatore italiano in Serbia Luka Gori ha detto che l’Italia crede profondamente nell’importanza del processo di allargamento dell’UE per i Balcani occidentali e che non ci sono ostacoli insormontabili sulla strada dalla Serbia all’UE.

Luca Gori. Foto: Ambasciata italiana

In un’intervista per Blic oggi, Gori ha detto che se è vero che Serbia e Balcani hanno bisogno dell’Ue, è vero anche il contrario, perché i nostri interessi strategici coincidono.

“Non ci sono ostacoli insormontabili sul cammino della Serbia verso l’UE, e il rischio maggiore che vedo è il fatalismo e la riconciliazione con lo status quo”. L’Italia comprende la frustrazione dei serbi per la lunghezza del processo, ma realizzare la prospettiva europea rimane un obiettivo realistico per Belgrado. L’Ue è il principale partner economico della regione e l’Europa è il destino culturale e storico della Serbia”, ha detto l’Ambasciatore italiano.

Interrogato sulla situazione in Kosovo e Metohija, Gori ha sottolineato che l’Italia ha 700 soldati in KFOR e comanda la missione, motivo per cui è molto preoccupata per gli ultimi sviluppi nella provincia meridionale.

Secondo lui, la de-escalation deve essere incoraggiata e le parti devono tornare al tavolo dei negoziati.

“Dobbiamo trovare un modo per reintegrare i serbi nelle istituzioni del Kosovo, dobbiamo trovare una soluzione per le targhe e formare l’Associazione dei comuni serbi”. I progressi nel processo di normalizzazione delle relazioni con Pristina contribuiranno sicuramente al riavvicinamento della Serbia e dell’UE”, ha affermato Gori, aggiungendo che il suo Paese vede positivamente tutte le iniziative, compresi i Balcani aperti.

Per quanto riguarda i rapporti tra i due Paesi, Gori ha sottolineato che l’Italia è il terzo partner commerciale della Serbia, uno dei maggiori investitori stranieri, presente con oltre 1.200 aziende in molti settori, e il commercio ha superato i quattro miliardi di euro ed è in costante crescita.

“Tuttavia, è tempo di un salto di qualità e dobbiamo investire in aree con una forte componente tecnologica: transizione verde, infrastrutture sostenibili, tecnologia agricola, start-up, digitalizzazione, intelligenza artificiale”. A tal fine, stiamo lavorando a molte iniziative, a partire dal Business Forum, che intendiamo organizzare in primavera, e alle visite mirate delle delegazioni imprenditoriali italiane”, ha affermato l’Ambasciatore d’Italia.

Gori ha evidenziato in particolare il programma “Youth in Business”, finanziato da Italia, Svezia e Bers, recentemente lanciato in Serbia e dotato di un budget di 100 milioni di euro.

Come ha detto, l’obiettivo del programma è sostenere gli imprenditori fino a 35 anni, che provengono dalla Serbia, per facilitare il loro accesso ai prestiti e alla formazione professionale.

“Un aspetto importante di questo programma è la possibilità di apprendimento e formazione online. L’Italia crede fermamente nei giovani talenti serbi ed è per questo che vogliamo rafforzare il modello duale di istruzione tra scuole serbe e aziende italiane. qui”, ha detto Gori.

La fonte: Tanjug

Jolanda Dellucci

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