La Corte dei Conti italiana chiede un risarcimento di 3,8 milioni di euro al famoso architetto catalano Santiago Calatrava per difetti di progettazione del ponte di vetro sul Canal Grande a Venezia, che porta il suo nome.
Il caso sarà esaminato dalla giustizia italiana.
Oggi, dopo due tentativi falliti, un ufficiale giudiziario ha notificato un mandato di comparizione per chiedere scusa all’architetto di fama internazionale. La prima udienza è stata fissata per il 13 novembre.
“I guasti al ponte di vetro del Canal Grande a Venezia costano ai contribuenti italiani 7,6 milioni di euro”, secondo la Corte dei Conti
La Corte dei Conti italiana stima che la scarsa manodopera, la pianificazione incompleta e vari ritardi nell’esecuzione del progetto siano costati ai contribuenti italiani un totale di 7,6 milioni di euro.
Il “Ponte di Calatrava” è lungo 94 m. e ogni giorno lo utilizzano in media 24.000 residenti e turisti
I lavori iniziarono nel 2001 e il ponte fu consegnato alla “Città dei Dogi” sette anni dopo, nel 2008. Il “Ponte di Calatrava” è lungo novantaquattro metri ed è utilizzato ogni giorno in media da 24 mila abitanti e turisti. .
Dall’indagine disposta dalla Corte dei Conti è emerso che il ponte presenta numerosi problemi e carenze pur “richiedendo costanti interventi, monitoraggio e continue riparazioni”.
Uno dei suoi punti deboli sono i gradini in vetro, che si rompono molto facilmente e spesso necessitano di essere sostituiti. Molti pedoni, soprattutto in inverno, quando sui gradini si forma il ghiaccio, finiscono in ospedale dopo aver riportato contusioni o fratture.
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