L’ex calciatore e allenatore italiano Gianluca Vialli è morto all’età di 58 anni.
Vijali è morto cinque anni dopo che gli era stato diagnosticato per la prima volta un cancro al pancreas.
Durante la sua carriera da giocatore, ha giocato per Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, dal 1980 al 1999.
Nell’ultima stagione di gioco, ha anche iniziato la sua carriera da allenatore come giocatore-allenatore al Chelsea, che ha portato a 200, e poi è stato allenatore del Watford per una stagione.
Negli ultimi anni è stato un membro informale dello staff professionale della nazionale italiana e le sue condizioni sono peggiorate all’inizio di questo mese quando è stato ricoverato in ospedale, rapporto B92.
È stato campione d’Italia con Sampdoria e Juventus, con cui ha vinto anche la Champions League, mentre ha vinto coppe inglesi con il Chelsea.
Il brillante attaccante ha segnato 259 gol in 673 partite per i club in cui ha giocato. È considerato uno dei migliori e più costanti marcatori italiani della sua generazione.
Era un attaccante completo, dinamico, deciso, universale, capace di giocare in tutte le posizioni offensive, dall’ala alla seconda punta passando per il centravanti, e il suo rapido movimento in area di rigore era particolarmente micidiale.
Si è distinto per il suo atletismo, forza, agilità e spesso ha segnato bei gol con raffiche e forbici.
Vialli ha giocato 59 partite e segnato 16 gol con la nazionale italiana, con la quale è arrivato terzo ai Mondiali del 1990.
Lascia sua moglie, Catherine White Coupe, e le sue due figlie, Olivia e Sophia.