Frans Timmermans ha subito abusi da un prete americano quando aveva 13 anni – Wel.nl

Frans Timmermans è stato (ovviamente) cresciuto cattolico. E non ha ancora voltato le spalle alla Chiesa, ha detto al programma televisivo Kruispunt. Nonostante gli abusi subiti.

Ne parlò nel 2010. La sua testimonianza è registrata su Abussessuale.info:

La storia di Frans Timmermans inizia con il trasferimento della famiglia Timmermans dal Belgio all’Italia nel 1972. Timmermans all’epoca aveva undici anni. Suo padre fu nominato presso l’ambasciata olandese a Roma.
A Roma, Frans Timmermans dovette frequentare la scuola inglese di Saint George e si unì ai boy scout americani, guidati da sacerdoti americani del Pontificio Collegio Nordamericano con sede in Vaticano.
Charlie Rouse era un giovane prete e capo scout. Nell’autunno del 1974 chiese a Timmermans se gli sarebbe piaciuto recarsi in Abruzzo per trovare un luogo adatto per il campo estivo. Ci vorranno due giorni, con una notte in albergo.


Timmermans: “Charlie è venuto a prendermi a scuola venerdì. La sera abbiamo trascorso la notte in albergo, in una stanza. Quella sera abbiamo avuto lunghe conversazioni. Lo ricordo ancora bene. Poi all’improvviso Charlie mi ha chiesto se volevo massaggiargli le spalle. Era stanco di guidare, disse. L’ho fatto e lui ha detto che non lo stavo facendo bene. A volte mi mostrava cosa fosse un massaggio. Ho dovuto spogliarmi e sdraiarmi sul letto. Non passò molto tempo prima che Charlie mi mettesse le mani sul cavallo. Mi è venuta una strana sensazione. Non volevo che ciò accadesse e, allo stesso tempo, lottavo con le sensazioni evocate dal massaggio.
Timmermans fece finta di dormire, ma il prete non si fermò. Alla fine, Timmermans spinse via Charlie. Non ci sono stati ulteriori contatti sessuali. Timmermans non dormì quella notte, rimanendo sveglio, confuso. Non capiva. La mattina dopo, Charlie si comportò come se nulla fosse successo.

All’epoca non fu traumatico, dice Timmermans. “Solo nei mesi successivi per me è diventato sempre più difficile. Ero chiuso, non lo dicevo a nessuno. C’era anche la vergogna. Pensavo che “avrei potuto essere lì in primo luogo. Questo è ovviamente assurdo, perché a tredici anni non sapevo cosa stesse succedendo, questa consapevolezza è arrivata solo più tardi, sono passati quasi trent’anni, ma in tutti questi anni la sensazione di tensione è spesso tornata.
È solo un incidente minore rispetto al trauma che altri hanno subito in gioventù, si rende conto Timmermans. “Ma se questo incidente ha un tale impatto su di me, quale impatto non dovrebbe avere su persone che hanno subito gravi abusi sessuali per anni?”

Fonti): Informazioni sugli abusi sessuali

Carlita Gallo

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