Il maestro dell’horror italiano Ruggero Deodato è morto, il regista ha ispirato cineasti come Quentin Tarantino e ha disturbato il suo pubblico con il suo spietato film di sfruttamento “Cannibal Holocaust”. Aveva 83 anni.
regista italiano Ruggero Deodato È morto giovedì a Roma all’età di 83 anniora riporta il giornale Il Messaggero.
Il regista è stato una delle figure di spicco del cinema horror europeo: con il suo film d’exploit “Cannibal Holocaust” – noto anche in Germania come “Nackt und zerfleischt” – ha prodotto uno shock cannibale ancora controverso. . Al momento non ci sono informazioni sulla causa della morte.
Ruggero Deodato è nato il 7 maggio 1939 a Potenza, in Italia, e ha imparato il mestiere come assistente alla regia di grandi nomi del cinema come Roberto Rossellini, che ha affiancato nei film “Il falso generale” e “Era notte a Roma “. Deodato ha anche lavorato in questa veste al film cult “Django” con Franco Nero dell’icona degli spaghetti western Sergio Corbucci.
Ruggero Deodato – Un uomo, tanti volti
Alla fine degli anni ’60 Deodato si lancia nella produzione di film per il cinema e realizza film fantastici come “Ursus e lo schiavo del diavolo”, film d’avventura erotica – tra cui “La bonne à la lama affilata” o si cimenta dirigere western prima di voltare le spalle al cinema per alcuni anni e farsi un nome come regista televisivo e regista commerciale.
Dalla metà degli anni ’70, è tornato al cinema, concentrandosi sempre più su thriller incisivi, film catastrofici e film horror ultra brutali. Il regista ha fatto scalpore in particolare con il film “Cannibal Holocaust”, perché Deodato ha deliberatamente offuscato i confini tra filmati trovati e filmati girati professionalmente.
Master in Marketing
Il filmato è stato così inquietante che il regista ha subito gravi accuse ed è stato anche brevemente incarcerato poco dopo l’uscita nelle sale del film. La ragione: È stato accusato dell’omicidio di diversi attori (davanti alla telecamera), ma le accuse sono state ritirate quando in seguito sono comparse in tribunale vive.
Deodato ha chiesto agli attori di firmare contratti per nascondersi per un anno, ovviamente per alimentare deliberatamente l’entusiasmo che circonda il film. A quel tempo, il regista stava già utilizzando la stessa strategia di marketing che ha anche aiutato il film ritrovato “Blair Witch Project” a diventare famoso in tutto il mondo alla fine degli anni ’90, poiché all’epoca veniva venduto anche come reportage fattuale. .
Deodato ha influenzato grandi registi di tutto il mondo
Con il suo stile sinistro, Ruggero Deodato ha influenzato altri cineasti ben oltre i confini italiani. Cineasti come Quentin Tarantino e Oliver Stone hanno attribuito al maestro dell’horror italiano il merito di aver influenzato il loro lavoro. Eli Roth è anche un fan accanito dell’arte cinematografica di Deodato, ha messo in scena un omaggio a “Cannibal Holocaust” con “The Green Inferno” e ha persino fatto apparire il controverso regista come un cannibale nel suo thriller horror “Hostel 2”.
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