La prima dell’opera teatrale “Discorso alla nazione” basata sull’opera teatrale di Askani Čelestini, diretta da Bojan Đorđev, sarà rappresentata il 19 maggio al teatro Atelje 212, sul grande palcoscenico “Mira Trailović”, ha annunciato la direzione. questo teatro a Belgrado.
Gordan Kičić, Jovana Gavrilović, Gorica Popović, Katarina Žutić, Dejan Dedić, Ivan Mihailović, Ivan Jevtović, Branislav Zeremski, Aleksandar Srećković, Miona Marković recitano nello spettacolo.
L’opera “Discorso alla nazione” è composta da brevi monologhi tratti dall’omonima commedia, nonché dalla raccolta “Walking in the Column” dello scrittore italiano Ascani Celestini, riferisce Tanjug.
Sono storie di vita quotidiana che dipingono una mappa complessa del presente neoliberista – consumista, intollerante, corrotto, egoista, ma anche paralizzato, depresso e sprovveduto.
Ogni monologo è breve, esplosivo e in linea con la cabaret, e lo stesso scrittore definisce i monologhi come umorismo che si inserisce in una scatola di fiammiferi – pallidi che lampeggiano uno dopo l’altro o sono disposti in varie forme.
Ascanio Celestini (50 anni), nato a Roma, ha iniziato a recitare alla fine degli anni ’90 del secolo scorso in spettacoli della regia “commedia dell’arte”.
Il suo lavoro teatrale appartiene al campo del teatro narrativo, e sostiene l’importanza della tradizione orale, e si occupa della narrazione dei moderni racconti popolari italiani.
Il gioco è stato tradotto da Juliana Vuco.
La prima dello spettacolo “Discorso alla nazione” il 19 maggio all’Atelier 212
La prima dell’opera teatrale “Discorso alla nazione” basata sull’opera teatrale di Askani Čelestini, diretta da Bojan Đorđev, sarà rappresentata il 19 maggio al teatro Atelje 212, sul grande palcoscenico “Mira Trailović”, ha annunciato la direzione. questo teatro a Belgrado.
Gordan Kičić, Jovana Gavrilović, Gorica Popović, Katarina Žutić, Dejan Dedić, Ivan Mihailović, Ivan Jevtović, Branislav Zeremski, Aleksandar Srećković, Miona Marković recitano nello spettacolo.
L’opera “Discorso alla nazione” è composta da brevi monologhi tratti dall’omonima commedia, nonché dalla raccolta “Walking in the Column” dello scrittore italiano Ascani Celestini, riferisce Tanjug.
Sono storie di vita quotidiana che dipingono una mappa complessa del presente neoliberista – consumista, intollerante, corrotto, egoista, ma anche paralizzato, depresso e sprovveduto.
Ogni monologo è breve, esplosivo e in linea con la cabaret, e lo stesso scrittore definisce i monologhi come umorismo che si inserisce in una scatola di fiammiferi – pallidi che lampeggiano uno dopo l’altro o sono disposti in varie forme.
Ascanio Celestini (50 anni), nato a Roma, ha iniziato a recitare alla fine degli anni ’90 del secolo scorso in spettacoli della regia “commedia dell’arte”.
Il suo lavoro teatrale appartiene al campo del teatro narrativo, e sostiene l’importanza della tradizione orale, e si occupa della narrazione dei moderni racconti popolari italiani.
Il gioco è stato tradotto da Juliana Vuco.
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