Davide Rebellin, ex campione italiano di ciclismo, è morto mercoledì 30 novembre dopo un terribile incidente stradale.
L’ex campione italiano di ciclismo Davide Rebellin, la cui carriera è stata offuscata dagli scandali del doping, è morto mercoledì dopo essere stato investito da un camion mentre era in sella alla sua bicicletta, hanno riferito i media italiani.
Il vicecampione olimpico di Pechino 2008, 51 anni, è stato travolto nella cittadina di Montebello Vicentino, in Veneto (nordest), da un camion che non si è fermato. Morì all’istante.
Vincitore di classiche sette volte in carriera (Liegi-Bastogne-Liegi, tre volte Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica San Sebastian e Campionato di Zurigo), tra cui una clamorosa tripletta nelle Ardenne nel 2004, l’ex runner è stato uno dei migliori specialisti di gare di un giorno della sua generazione.
Perdita della sua medaglia olimpica
Ma era risultato positivo all’EPO diversi mesi dopo le Olimpiadi di Pechino del 2008 ed è stato definitivamente condannato a due anni di sospensione, perdendo di fatto la sua medaglia d’argento olimpica.
“Mi ha infastidito molto nella mia carriera, ha spiegato nel 2016 all’AFP. Dopo la mia squalifica ho ripreso nelle squadre piccole perché avevo la porta chiusa ovunque, soprattutto nelle grandi formazioni.
Era comunque rimasto nel circuito professionistico e ha continuato a correre grandi gare a metà degli anni 2010, all’età di 45 anni.
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