Rolf Bantle, andato ad assistere ad una partita di calcio, si è perso e ha scelto di non mettere più piede in Svizzera. Lo stupito sostenitore è ricomparso lo scorso aprile, undici anni dopo.
Tutto è iniziato il 24 agosto 2004. L’FC Basel (Svizzera) si è recato in Italia per affrontare l’Inter nel turno preliminare di Champions League. Rolf Bantle e i suoi amici, tutti tifosi del club svizzero, sono in viaggio e guardano la partita dagli spalti del mitico stadio San Siro. Ma cinque minuti prima del fischio finale, un piccolo impulso allontana Rolf, allora 60enne, lontano dai suoi amici.
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«Avevo solo 20 euro, 15 franchi svizzeri nel portafoglio e nessun cellulare»
Andato in bagno, l’uomo si perde nei corridoi dell’enorme stadio. Aspettando sugli spalti poi nel parcheggio, i suoi amici non hanno più notizie di Rolf. «Avevo solo 20 euro e 15 franchi svizzeri nel portafoglio e nessun cellulare», spiega oggi il distratto sostenitore. Perché sì, undici anni dopo, Rolf è effettivamente ancora vivo, trovato contro la sua volontà dalle autorità svizzere, dice Gli Obsquesto mercoledì.
Rolf si è sentito semplicemente a casa nella città milanese. Non ha quindi tentato di ricongiungersi al suo gruppo, e tanto meno di tornare a casa. Il suo primo desiderio fu addirittura quello di dormire fuori la notte successiva. Una fantasia di un giorno che è diventata la sua routine.
https://t.co/Aop5uC2pWt Warum FCB-Fan Rolf Bantle ganz gern in Mailand “verloren” ging
— sozialinfo.ch (@sozialinfo) 4 novembre 2015
“Perché il tifoso del Basilea si è perso volontariamente a Milano”, titola il sito web Watson (in tedesco)che ha intervistato quest’uomo.
“Gratuito” e “senza obblighi”
Per più di dieci anni Rolf Bantle condusse una vita da senzatetto per le strade del capoluogo lombardo. “Mi è piaciuto e non ho trovato alcun motivo per tornare. Avendo lavorato a lungo nei cantieri transalpini, non ho avuto problemi con la lingua», racconta l’uomo che grazie alla sua storia unica è diventato addirittura una mascotte locale. “La gente ha iniziato a darmi cibo e sigarette e uno studente mi ha regalato un sacco a pelo. »
Sentendosi “libero” e “senza obblighi”, il tifoso avrebbe addirittura continuato a vivere così se, dopo una brutta caduta dalle scale, i soccorritori non avessero dovuto rivolgersi al consolato svizzero per stabilire l’identità dell’infortunato. Era lo scorso aprile. Dichiarato definitivamente disperso il 29 settembre 2011, Rolf ha potuto ancora essere identificato dalle autorità svizzere. Non rimpiangendo nulla dei suoi anni senza casa a Milano, il settantenne vive ora in una casa di riposo e beneficia di una pensione di 100 franchi al mese.
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