Alex Márquez sorprende Jorge Martín nel primo giorno a Sepang – Motociclismo

Jorge Martin (Ducati Desmosedici GP23), che si gioca il titolo mondiale con l’italiano Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Desmosedici GP23), Non poteva battere Alex Márquez, anche se ha comunque concluso meglio del leader mondiale, l’italiano Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Desmosedici GP23), che ha dovuto accontentarsi dell’ottavo posto.



Alex Márquez, 1:57.823, Il record assoluto era a 33 millesimi di secondo.tenuta dallo scorso anno da Jorge Martín, che poi fece segnare un giro in 1:57.790, mentre un altro spagnolo, Aleix Espargarò (Aprilia RS-GP) è diventata la protagonista negativa della giornata rotolare sul pavimento fino a tre voltealle curve uno, cinque e nove, dopo essere stato vittima anche lui di una caduta al mattino, durante la quale la sua moto è andata in fiamme.

Aleix Espargaró, quinto nella classifica provvisoria del mondiale, ha visto la sua prestazione condizionata da tanti incidenti, che lo hanno portato a concludere con un insolito ventesimo posto. Con Alex Márquez e Jorge Martín in testa alla classifica, seguono Jack Miller, Brad Binder, Maverick Viñales, Luca Marini, Fabio Quartararo, “Pecco” Bagnaia, Marco Bezzecchi e Johann Zarco, i piloti che hanno ottenuto il sorpasso in seconda classifica diretta.

Moto2 e Moto3

Il giapponese Ai Ogura (Kalex) è stato l’unico a migliorare il tempo dello spagnolo Fermín Aldeguer (Boscoscuro) al termine della prima giornata della Moto2, che al mattino ha girato in 2:06.183, ed il suo tempo è stato battuto dall’asiatico per novanta millesimi di secondo. Lo spagnolo Pedro Acosta (Kalex) finisce quintoe il suo rivale per il titolo, l’italiano Tony Arbolino (Kalex), l’unico che poteva matematicamente impedirgli di raggiungerlo, si è dovuto accontentare di un discretissimo diciannovesimo posto.



Lo spagnolo Jaume Masiá (Honda) e il turco Deniz Öncü (KTM) hanno dato il tono in Moto3 senza migliorare i loro primati personali in mattinata, ma neanche questo era necessario, visto che nessuno si è avvicinato al loro tempo, con il giapponese Taiyo Furusato (Honda), terzo, solo 37 millesimi più veloce del colombiano di origini spagnole David Alonso (Gas Gas), il quale, senza mai girare sul tracciato malese, è riuscito a progredire in maniera spettacolare.



Paolo Vecoli

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