Aldo Moro: ostaggio senza amici

Giorno 15, Roma:
Chi può fidarsi di qualcuno che balla al ritmo dei terroristi? Tutti gli italiani parlano di questo tema.

I romani hanno bisogno di una tazza in più di caffè espresso forte quando leggono il giornale del mattino.

Poco prima della scadenza, diversi redattori hanno ricevuto una lettera delle Brigate Rosse, in cui era stampata la lettera “personale” di Aldo Moro al ministro dell’Interno. Ai terroristi non importa. Definendolo un esempio di politici che utilizzano metodi “mafiosi” e “segreti” per elaborare le loro politiche, il gruppo afferma di aver reso pubblica la lettera perché nulla dovrebbe essere nascosto alla gente.

E altre cose vengono rese pubbliche. Insieme alla lettera, i giornali pubblicano le risposte di politici e opinion maker, e non usano mezzi termini.

“Non sono queste le sue parole”, dichiara in prima pagina il quotidiano di sinistra liberale La Repubblica, mentre lo stesso quotidiano democristiano, Il Popolo, sostiene che Moro è stato esposto alla “coercizione più grossolana e disumana”. Non puoi fidarti di quello che dice.

Un terzo giornale presenta un cosiddetto psicografologo, il quale crede di vedere che Moro in realtà intende il contrario di ciò che scrive nella sua lettera.

La conclusione è chiara: Moro è fermamente contrario a qualsiasi forma di dialogo con le Brigate Rosse.

Giorno 20, Parlamento Italiano:
Sul podio sale il premier Andreotti. È sempre stato contro i comunisti al governo.

“Non negoziamo con i terroristi”, sottolinea ancora il premier Andreotti rivolgendosi al Parlamento italiano. Ma non è ancora tornato al suo posto quando gli viene consegnata una lettera.

Viene da Aldo Moro, ed è già stato copiato e fornito a tutti i parlamentari presenti in sala. In questa nuova lettera Moro attacca duramente Giulio Andreotti e altri politici che si sono espressi contro le trattative con i terroristi di estrema sinistra.

“Vorrei sottolineare che esprimo le mie opinioni con piena comprensione e senza costrizioni”, ha scritto Moro. “Ad essere sincero, mi sento molto deluso da tutti voi.”

Carlita Gallo

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