Ritenuto vicino a Vladimir Putin, Silvio Berlusconi, il cui partito fa parte della coalizione di governo di Giorgia Meloni, domenica ha lanciato un nuovo attacco al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Una nuova dichiarazione che mette a disagio la coalizione di governo in Italia. Interpellato sull’incontro di giovedì a Bruxelles tra il capo del governo Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky, Silvio Berlusconi ha risposto: “Io parlo con Zelensky? Se fossi stato presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato”.
“Gli è bastato (Zelensky) smettere di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e tutto questo non sarebbe successo, quindi giudico molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, ha detto. Membro della coalizione di destra e di estrema destra al potere in Italia, l’ex presidente del Consiglio è stato interrogato quando aveva appena votato per le elezioni regionali in Lombardia.
il governo sta riformulando
Silvio Berlusconi, 86 anni, amico intimo del presidente russo Vladimir Putin quando era al potere, non è la sua prima dichiarazione controversa sul conflitto in Ucraina. A settembre, ha stimato che Vladimir Putin fosse stato “spinto” dalla sua popolazione e dalle forze filo-russe del Donbass a invadere il Paese. A ottobre, in una registrazione audio trasmessa dalla stampa, il leader del partito di Forza Italia è stato sentito spiegare di essersi “ricollegato” a Vladimir Putin e di aver attribuito la guerra al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Domenica, le sue nuove dichiarazioni filo-russe avevano appena fatto la prima pagina dei siti di notizie quando il governo ha rilasciato una dichiarazione per riaffermare il “fermo sostegno” dell’Italia all’Ucraina.
“L’appoggio del governo italiano all’Ucraina è fermo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato da tutti i voti parlamentari della maggioranza a favore dell’esecutivo”, ha detto.
Giorgia Meloni, che giovedì a Bruxelles ha incontrato faccia a faccia il presidente ucraino, ha discusso con lui di una prossima visita a Kiev, “in corso di organizzazione”.
Anche l’opposizione di sinistra, attraverso la voce del senatore del Pd Dario Parrini, si è fatta avanti per criticare “le ennesime dichiarazioni pro-Putin e anti-ucraine di Berlusconi”. “Siamo un’anomalia assoluta: né la Germania, né la Francia, né la Spagna o il Portogallo hanno leader politici nella loro maggioranza di governo con posizioni così deliranti”, si è lamentato su Facebook.
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