L’Europa guarda Giorgia Meloni
È quasi certo che questo Meloni vincerà le elezioni, dice Van der Ploeg. Voterà per lei 1 italiano su 4 e questo numero potrebbe aumentare con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni.
Se vince, si alleerà con altri due partiti di destra. Insieme potrebbero formare il “governo più di destra dalla seconda guerra mondiale in Italia”, secondo Van der Ploeg. La Meloni ha radici nel partito fascista succeduto a Mussolini. Era infatti nel “Fronte della Gioventù” di questo partito.
Giorgia Meloni è una “neofascista”, dice Bas Eickhout, europarlamentare di sinistra verde. Il suo messaggio è: siate fieri dell’Italia, L’Italia in primis. Bruxelles guarda con ansia alle elezioni, perché “tiene conto che questo avrà conseguenze sull’economia”.
Neofascista?
La stessa Giorgia Meloni afferma di non avere più nulla a che fare con questo passato fascista. Si distingue esplicitamente dalle leggi antisemite approvate dai precedenti fascisti italiani durante la seconda guerra mondiale.
La Van der Ploeg la vede diversamente: “Sbianca considerevolmente le sue idee brune, anche per convincere gli elettori moderati di destra che è degna di un primo ministro”. “Ma se guardi da vicino, puoi ancora vedere una nebbia marrone intorno a lei.”
“A una manifestazione elettorale, ha chiesto il blocco delle barche dei migranti e ha detto cose su Giorge Soros così spesso, anche nel recente passato, che noi ne siamo i portavoce”, afferma Jarl van der Ploeg.
In Italia, la parola “fascista” non ha mai acquisito una connotazione così negativa come nei Paesi Bassi, afferma Van der Ploeg. “Negli ultimi anni ho parlato con molti italiani che mi hanno detto: ‘Mussolini non era poi così male'”.
Perché gli italiani votano Giorgia Meloni?
Quindi quelli che votano Meloni sono tutti neofascisti? Certamente no, “ci sono molte preoccupazioni in Italia”, assicura Van der Ploeg. “Molte persone non si sentono ascoltate dalla sinistra. Queste sono persone che dicono di avere azioni concrete per i problemi che dobbiamo affrontare”.
L’Ue avrebbe potuto fare di più anche per l’Italia. Il problema, secondo Bas Eickhout, è che l’UE non ha una politica centrale per i rifugiati. L’Italia chiede da anni più solidarietà europea nell’accoglienza dei profughi, ma il dossier è congelato da anni. In parte a causa dei Paesi Bassi, dice Eickhout. E la Meloni risponde a quel sentimento.
“È un partito molto conservatore, contro i diritti dei gay, contro l’aborto, contro l’eutanasia, molto anti-migrazione”. “Quindi, se diventa primo ministro, puoi aspettarti che sia un governo conservatore di destra”.
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