Ancora dietro le sbarre due italiani sospettati di scandalo di corruzione nell’UE
Due principali sospettati nello scandalo di corruzione che ha coinvolto il Parlamento europeo rimangono in custodia. Come annunciato martedì dall’ufficio del procuratore belga, né l’ex deputato italiano Pier Antonio Panzeri né il segretario generale italiano dell’organizzazione non governativa Non c’è pace senza giustizia, Niccolò Figa-Talamanca, saranno provvisoriamente rilasciati fino a nuovo ordine. Un totale di quattro sospetti sono attualmente in custodia in relazione allo scandalo della corruzione, tra cui l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili.
Panzeri, 67 anni, aveva presentato ricorso contro il fermo disposto il 14 dicembre. L’esame del suo fascicolo è stato infine rinviato al 17 gennaio su richiesta dello stesso Panzeri, ha indicato il pubblico ministero. Panzeri rimarrà in custodia fino a nuovo avviso.
Il 14 dicembre, Figa-Talamanca ha ottenuto per la prima volta dal tribunale il permesso di lasciare la custodia della polizia e di indossare invece un cartellino elettronico. Tuttavia, l’accusa ha presentato ricorso contro questa decisione, che ora è stata confermata dal tribunale.
Gli imputati sono accusati di “organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio”. Si dice che l’emirato del Golfo del Qatar abbia cercato di influenzare la politica dell’Unione europea. Il Qatar nega qualsiasi addebito.
Altri due indagati per lo scandalo della corruzione sono attualmente in stato di fermo: Kaili, la destituita vicepresidente greca del Parlamento europeo, e il suo partner italiano Francesco Giorgi, un impiegato parlamentare.
Tutti e quattro sono stati arrestati all’inizio di questo mese dopo che la polizia belga ha fatto irruzione in circa 20 case e uffici di eurodeputati, lobbisti e personale del parlamento a Bruxelles. Sequestrati almeno 1,5 milioni di euro in contanti.
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