La realtà politica italiana è in una fase di rinnovamento. Per la prima volta, la guida della fazione progressista del Paese è assunta da una donna.
Ellie Sline, 37 anni, ha vinto la battaglia ed è stata eletta nuova segretaria del Partito Democratico da esponenti e amici di questa forza politica. Ha ottenuto il 54% delle preferenze, contro il 46% del governatore regionale della Grande Bologna, Stefano Bonacini. Deputato al Parlamento, di sinistra con un approccio radicale, Schlein è nato e cresciuto in Svizzera. Ha studiato cultura e giurisprudenza ed è stato deputato al Parlamento Europeo e vicegovernatore dell’Emilia-Romagna. “I Democratici sono la forza politica che difenderà i diritti dei cittadini. Abbiamo costruito un ponte che unisce il nostro partito al resto della realtà sociale, vogliamo essere un ‘problema’ per la governatrice Georgia Meloni”, ha detto Sline poco dopo la elezione.
Quasi tutti vedevano Bonacini come capofila fino a ieri, ma il risultato mostra che la maggior parte degli elettori del Partito Democratico vuole una strategia più chiara, oppositiva e dinamica. Come ha affermato la stessa Slaine, vive con una donna, è di origine ebraica e ha lavorato come volontaria nelle due campagne pre-elettorali di Barack Obama. L’ex primo ministro italiano e iniziatore dell’alleanza Elia, Romano Prodi, ha sostenuto la candidatura di Schlein. La grande scommessa adesso è riuscire ad aumentare le percentuali del Pd (al galoppo è al 17,5%) evitando ogni rischio di scissione.
Complimenti da Meloni
Tutti aspettano di vedere come si svilupperà tutto il confronto politico con Georgia Meloni. “Mi congratulo con Ellie Schlein. Spero che l’elezione di una nuova donna possa aiutare la sinistra a guardare avanti, non indietro”, è stato il primo aspro commento del premier italiano. Allo stesso tempo, occorre determinare quale direzione prenderà il rapporto dei Democratici con il Movimento 5 Stelle. Il capo dei “Cinque stelle” ed ex premier, Giuseppe Conte, ha già invitato il nuovo segretario ad “abbandonare l’agenda di Mario Draghi”.
Infine, c’è la questione cruciale della guerra in Ucraina. Il centrosinistra italiano dovrebbe continuare a sostenere kyiv, ma con maggiore enfasi – e con un contributo sostanziale – sullo sviluppo del dialogo, con l’obiettivo del negoziato e della pace.
Theodoros Andreadis-Syngellakis, Roma
Fonte: Deutsche Welle
Creator. Hardcore music expert. Zombie scholar. Writer. Coffee expert. Pioneer of beer ".