Il blocco di destra, composto da Fratelli d’Italia, Forza Italia di Silvio Berlusconi e Lega di Matteo Salvini, ha promesso di portare stabilità politica in Italia dopo anni di governi di breve durata. Ma se quella promessa si materializza o meno sembra solo due settimane dopo vittoria spettacolare del presunto nuovo premier Giorgia Meloni, improbabile. L’alleanza ha faticato a concordare incarichi ministeriali e ha fallito la sua prima prova pubblica di unità al Senato italiano. E poi ci sono i cadaveri che continuano a cadere dalla festa della Meloni.
La prima seduta del nuovo parlamento è stata aperta da Liliana Segre, 92enne sopravvissuta all’Olocausto e senatrice a vita, che in un discorso che ha strappato una standing ovation. “Mi fa girare la testa pensare che la stessa ragazzina che in un giorno come questo del 1938, desolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il banco delle elementari, ora, per uno strano scherzo del destino, alla carica più prestigiosa del Senato. disse Segrè.
Fu un duro colpo per Ignazio La Russa, politico di Fratelli d’Italia che colleziona cimeli fascisti, e che fu eletto presidente del Senato. La Russa, ex ministro della difesa il cui padre era segretario del partito fascista di Benito Mussolini, ha co-fondato Fratelli d’Italia con la leader Giorgia Meloni, che diventerà primo ministro.
Benito e Romano
Come Meloni La Russa, il cui secondo nome è Benito, iniziò la sua carriera politica nell’ala giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI), il partito fondato nel 1946 dai sostenitori di Mussolini. Nei giorni scorsi è emerso un suo video che lo mostra tra cimeli fascisti che colleziona, tra cui fotografie, medaglie e una statua di Mussolini. La clip è stata girata nel 2018. A settembre il fratello di La Russa, Romano, eletto a Fratelli d’Italia in Lombardia, è stato ripreso mentre faceva il saluto fascista al funerale di un attivista di estrema destra.
Meloni ha tentato di alienare i Fratelli in Italia dalle loro radici neofasciste. Presenta invece il partito come un “campione conservatore del patriottismo” e l’anno scorso ha affermato che non c’erano “fascisti nostalgici, razzisti o antisemiti nel DNA di Fratelli d’Italia”. . Ma i cadaveri continuano a cadere dall’armadio.
Lavinia e il Principe Oscuro
Mercoledì, per esempio ha pubblicato un post su Instagram di Lavinia Mennuni, candidata ad un incarico ministeriale nel nuovo governo di Giorgia Meloni, in cui ha “onorato” il comandante navale fascista Junio Valerio Borghese. Borghese, soprannominato il Principe Nero, si unì alle forze filo-naziste di Mussolini e nell’Italia del dopoguerra fu un convinto fascista e membro del MSI, il partito in cui Meloni iniziò la sua carriera politica. Nel 1970 Borghese partecipò alla progettazione di un golpe neofascista, il Golpe Borghese, che crollò dopo essere stato smascherato dalla stampa. Fuggì in Spagna, dove morì nel 1974.
Silvio è arrabbiato
Nel frattempo, ci sono faide con i partner della coalizione di Meloni. L’ex primo ministro Berlusconi sarebbe furioso con Meloni, secondo i media italiani, per aver rifiutato alcune delle sue richieste di incarichi ministeriali per il nuovo governo. Ha detto il magnate dei media di 86 anni che i suoi senatori si erano astenuti dal votare Ignazio La Russa alla presidenza del Senato a causa del “forte disagio per i veti che sono stati esercitati in questi giorni sulla formazione del governo”.
La Russa alla fine è stato eletto presidente con 116 voti (su 200), grazie ai senatori dell’opposizione che lo hanno sostenuto a scrutinio segreto. ex uomo d’affari Carlo Callenda, leader del Partito d’Azione centrista, ha negato che i suoi senatori avessero dato a La Russa i voti di cui aveva bisogno. “Io non c’entro niente”, ha detto ai giornalisti, descrivendo il nuovo presidente come “post-fascista e ineleggibile”.
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