Nonostante i ripetuti inviti a cambiare idea e rimuovere la ‘fiamma neofascista’ dal suo simbolo del partito, Georgia Meloni, leader del partito italiano Adelphia (FdI), ha detto che non avrebbe fatto questo passo particolare.
In un’intervista al quotidiano Corriere della Sera, Meloni sottolinea oggi che “la fiamma che nessuno può vedere nel simbolo dei Fratelli d’Italia non ha nulla a che vedere con il fascismo, ma è il riconoscimento del percorso di ‘un diritto democratico , nella sua storia la democrazia sovrana del Paese».
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Come inviato delle trasmissioni APE – MPE, una serie di analisti, nei giorni scorsi, ha fatto notare che questa fiamma simboleggia il fuoco che continua a bruciare, presumibilmente, nella tomba del dittatore fascista Benito Mussolini. Il partito che utilizzò per la prima volta questo simbolo, dopo la seconda guerra mondiale, fu il MSI “Movimento Sociale Italiano”, che fu l’erede politico del partito fascista.
Negli appelli che in queste ore sono stati rivolti a Giorgia Meloni, per cambiare il simbolo dei “Fratelli d’Italia”, quello della senatrice a vita Liliana Segre, novantunenne, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e racconta all’italiano gioventù, come si distinse e come si impose l’atrocità nazista e fascista.
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