La scena musicale alternativa è ricca di gruppi in Italia, ed è particolarmente attiva, anche se la tirannia sanitaria rallenta la capacità dei gruppi di registrare album o esibirsi in concerti.
Vi avevamo già presentato il cantante Skoll qualche anno fa, ora abbiamo avuto l’opportunità di intervistare un altro gruppo rock identitario, vicino a Casapound, chiamato Ultima Frontiera. L’occasione per scoprire alcuni brani di uno dei gruppi più antichi del panorama identitario italiano.
Breizh-info.com: Puoi presentarti ai nostri lettori? Qual è la genesi del gruppo Ultima Frontiera?
Ultima Frontiera: Ciao a tutti i fan di Ultima Frontiera. Fu nel 1996 che Francon, leader del gruppo ed ex bassista dei Powerskin, decide di formare un nuovo gruppo rock per dare voce alla ribellione nella zona identitaria. Ultima Frontiera nasce quindi a Trieste, in un birrificio, un nome che indica la nostra posizione geografica, ultima frontiera dell’Italia, ma soprattutto un nome che indica un’idea, ultima frontiera di una visione del mondo, di valori antichi.
Breizh-info.com: Raccontaci la tragica storia di Trieste, la tua città natale; gli hai dedicato una canzone in cui parli di alcuni avvenimenti, ce li spieghi?
Ultima Frontiera: Alla fine della guerra, nel maggio 1945, gli eserciti comunisti di Tito entrarono a Trieste seminando il terrore, commettendo massacri e atrocità contro i cittadini, colpevoli solo di essere italiani. Dopo 40 giorni Trieste fu occupata dagli angloamericani fino al 1954, quando tornò definitivamente all’Italia.
Durante l’occupazione vi furono diverse manifestazioni da parte degli abitanti di Trieste che scesero in piazza con la bandiera italiana per chiedere il ritorno di Trieste all’Italia; spesso si verificarono scontri con la polizia inglese, formata da soggetti filotitini che caricarono anche persone disarmate all’interno di una chiesa, fino a sparare ad altezza d’uomo nel 1953, uccidendo sei triestini.
Trieste 1953 è una canzone dedicata a chi è morto per la Trieste italiana, ma vuole essere anche una canzone attuale. Allora gli invasori erano gli slavocomunisti e gli angloamericani; oggi sono le forze oscure delle banche, delle multinazionali, delle grandi aziende farmaceutiche… ed è contro di loro che cantiamo “l“guerra ai nemici della mia terra”.
Breizh-info.com: Avete pubblicato cinque album in vent’anni, compreso l’ultimo, Trincee, nel 2019. Possiamo dire che siamo di fronte a uno dei più antichi gruppi rock alternativi italiani ancora in attività?
Ultima Frontiera: Sì, possiamo dire che è uno dei gruppi più antichi. Ma abbiamo un pensiero per gli altri gruppi ancora attivi e come noi o leggermente più anziani: Zetazeroalfa, Hobbit, Adl 122, Malnatt, DDT, Topi neri, Gesta Bellica…..
Breizh-info.com: A questo proposito, puoi parlarci della scena rock anticonformista in Italia? Quali gruppi ci sono in questo momento? E a livello internazionale, qual è la tua opinione su questa scena?
Ultima Frontiera: Oltre ai “vecchi” già menzionati, abbiamo gruppi molto interessanti o di alto livello come Bronson, Skoll o La Vecchia Regione. Gruppi con cui abbiamo suonato e avuto il piacere di ascoltare dal vivo. Sono tanti i gruppi più o meno giovani che arricchiscono il panorama musicale anticonformista italiano.
Cogliamo l’occasione per lanciare un messaggio ai più giovani: abbiate coraggio, cominciate a giocare e fate gruppi.
Da quando siamo tornati con Trinceenon abbiamo avuto la possibilità di andare fuori dall’Italia, ma ci sono piaciute molto le band straniere che abbiamo ascoltato qui, quindi speriamo che sia in Italia che a livello internazionale la scena si sviluppi in modo sempre più importante, sia in termini di produzione che di in termini di concerti.
Breizh-info.com: A dicembre hai prodotto una canzone intitolata Sfida che ha molto successo, soprattutto sul tuo canale YouTube. Puoi parlarcelo e descrivere il testo?
Ultima Frontiera: Questo è un singolo che troverete nel nostro ultimo album. È un inno alle virtù cavalleresche propugnate nel ciclo arturiano, dove il cavaliere percorre un cammino iniziatico e sacro: è Sfida. Ma queste sono le nostre radici, i nostri antenati; è il nostro sangue e non la corsa al denaro e alla bruttezza!
Breizh-info.com: Hai scritto un articolo (o hai intenzione di farlo) sulla tirannia della salute e sul passaporto verde?
Ultima Frontiera: Abbiamo rilasciato una versione demo di “Arrestare il sistema” sui nostri social media. È una clip contro l’Health Pass, il Great Reset e contro la società del controllo e della schiavitù generalizzata.
Oggi sentiamo parlare di tanti cantanti e gruppi rock, punk, anarchici, contro il sistema, che si sono piegati al pensiero unico e alla narrativa dominante: che naufragio! Nessun rispetto per loro!
Da parte nostra non molliamo, restiamo sulle nostre posizioni!
Breizh-info.com: Quali sono i prossimi eventi che organizzerete per il Nuovo cd? Concerti?
Ultima Frontiera: L’anno scorso abbiamo festeggiato i 25 anni dalla fondazione del gruppo e i 20 anni dal nostro primo concerto. In questa occasione usciamo Hic sunt leonesil nostro nuovo album, un doppio CD di 20 brani in collaborazione con Rupe Tarpea.
Alcune canzoni sono nuove, altre sono remake e altre ancora sono cover o featuring con gruppi e cantanti come Drittarcore, Hobbit, Topi Neri, Adl 122 e Dian. All’interno sono presenti anche i titoli sopra citati, La sfida e fermare il sistema.
Appena possibile, faremo un grande concerto per celebrare l’uscita dell’album. Speriamo entro l’inizio dell’estate, se smettono di infastidirci con questi divieti! Vi aspettiamo, sarà una grande festa. Grazie mille per l’intervista I migliori cuori!
Per ordinare i CD di Ultima Frontiera e altri gruppi italiani, ritrovo a Testa di Ferro.
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