Questo è il nuovo arrivo culinario più importante di Psychiko. Abbiamo visitato il ristorante Lolita’s, provato le voci del menu e condiviso con voi la nostra esperienza.
Lo spazio che ospitava una banca a Kifisias è stato trasformato in un imponente ristorante di lusso con cucina a vista e arredamento teatrale, con tende di velluto, divanetti in pelle, lampadari di cristallo, sedie berlinesi, cornici per foto in bianco e nero e rotonde con tovaglie bianche.
Salon Rouge: un cabaret rosso in un seminterrato di velluto
Il rosso è il marchio di fabbrica di Lolita. È ovunque: nel logo del negozio, sui piatti bianchi, sulle pareti, sulle lampade da tavolo, sulle sedie, sull’imponente bancone, sulle tende, sul bancone con l’arco in gesso che domina lo spazio. Naturalmente, lo stesso colore rosso è protagonista anche nel sontuoso seminterrato del ristorante, che ospita il cabaret Salon Rouge, con musica dal vivo ogni venerdì e sabato.
Il ristorante Salon Rouge e il club bar operano separatamente, con prenotazioni diverse, mentre contemporaneamente è disponibile un’altra sala nel loft Lolita per pranzi, cene e piccoli eventi privati. In totale, questi tre spazi formano il corpo unico di un club-ristorante glamour che ricorda i bei tempi dell’intrattenimento ateniese. Negozi luminosi e suggestivi come quello di Lolita promuovono la nuova immagine di una città che non solo si è lasciata alle spalle crisi e povertà, ma ha riscoperto l’aura cosmopolita di una metropoli europea in forte espansione.
Un menu dal cuore italiano e dal gusto mediterraneo e cosmopolita
Il menu è stato ideato dall’executive chef Dimitris Stamoudis, mentre i dessert sono disegnati da suo fratello, il pasticcere Thanasis Stamoudis. Le ricette sono create dall’eccellente chef Katerina Tsemanaki.
Sono piatti dall’identità italiana, anche se non mancano tocchi cosmopoliti, mediterranei in senso lato. Pesce, frutti di mare, pasta e carne giocano tutti un ruolo uguale nel menu Lolita.
Si tratta infatti di un menu che prevede numerose opzioni che coprono tutti i gusti: otto antipasti che riproducono la tradizione italiana ma in chiave gourmet. Dalla tartare di salmone al carpaccio di vitello e vitello tonnato, passando per gli arancini dolma con mousse di uova e limone. Le insalate sono tre: la classica burrata, un’insalata mista invernale con barbabietola rossa e un classico Caesar.
Nella categoria dei risotti e dei primi piatti le opzioni sono cinque. Cacio e pepe, spaghetti hamartiziana, linguine alla bolognese, linguine al ragù con carne di manzo cotta lentamente e un avvincente risotto ai porcini con funghi selvatici e pecorino al tartufo.
Infine, ci sono altri cinque piatti, tre a base di pesce (filetto di salmone, sogliola e uno con il pescato del giorno) e due a base di carne (ossobuco e scaloppa di vitello alla milanese) e quattro piatti (costola, tagliata, pollo e bistecca alla fiorentina). ). , con i relativi accompagnamenti e le relative salse.
La nostra esperienza
L’accoglienza e il servizio sono stati impeccabili, all’altezza dell’alta estetica del luogo.
Entrando nel ristorante è difficile non rimanere colpiti. La decorazione dell’interior designer Jeni Tsoulakou monopolizza l’interesse.
Cornici ovunque con splendide foto in bianco e nero. I lampadari, le tende di velluto, le rotonde bianche mi ricordano un cabaret di metà guerra. Ti accompagnano in un viaggio e ti danno l’impressione di essere sul set di un film negli studi di Cinecittà.
La musica suona discretamente, permettendoti di chiacchierare con i tuoi amici comodamente al tavolo.
Un grande bar che ricorda un palcoscenico d’opera di fine ‘700 ruba la scena anche alla cucina a vista sullo sfondo.
Abbiamo iniziato la nostra cena con due cocktail: il Rosabella, una variante molto gustosa del Paloma a base di tequila, e il Vitelia a base di gin.
Abbiamo poi scelto un’insalata: la gustosissima insalata di barbabietola rossa, pera tagliata a stelline e delizioso formaggio caprino piccante, accompagnato da una delicata croccantezza di pistacchio e una delicata vinaigrette ai frutti rossi.
Abbiamo proseguito con tre antipasti: Molto gustosa l’ottima tartare di salmone con avocado piccante e cipolla fritta.
Carpaccio di vitello con scaglie di formaggio Asiago italiano, prodotto sull’omonimo altopiano ai piedi del Veneto in Italia, croccanti e gustose chips di carciofi e maionese ai chimichurri. La carne era ottima, bella e delicata, ma personalmente avrei preferito che la vinaigrette al limone fosse un po’ più in evidenza.
Abbiamo ordinato anche i primi piatti di gamberetti sott’olio caldi con peperoncino, lime e basilico. I morsi piccanti di questo antipasto richiedono che l’acidità della tequila o del vino bianco scenda deliziosamente. La combinazione di olio d’oliva piccante e peperoncino esalta la polpa dei gamberetti puliti.
Come piatto principale abbiamo scelto il pesce del giorno, un meunier con topinambur, chorizo, finocchi e un gustoso brodo di cozze che mette in risalto il tutto. In più la pelle croccante del pesce che scoppietta come un matto in bocca.
E infine il risotto ai funghi porcini e scaglie di pecorino al tartufo. Questo piatto è ottimo e lo abbiamo lasciato per il finale perché ha un sapore così ricco che copre tutto.
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Questo risotto è per me un motivo per tornare da Lolita, che unisce tutto: piatti raffinati che enfatizzano il concetto di comfort food, scommettendo sull’emozione, sulla memoria e sul gusto, senza impressioni inutili, decorazioni impressionanti con forti contrasti e lusso, ma allo stesso tempo allo stesso tempo un’atmosfera di benessere che ti rilassa e ti porta in un viaggio verso una nuova era, verso una nuova Atene.
Informazione: 340, avenue Kifisias, Neo Psychiko, tel.
lolitasathens.gr | instagram.com/lolitas.athens
Prezzi: Nel menù ci sono piatti per tutte le tasche. Si può mangiare bene con 30 euro a persona, ma la media per un pranzo o una cena più completa è tra i 40 ei 60 euro a persona.