L’Italia ha deciso di regolamentare l’attività commerciale e pubblicitaria dei principali influencer, applicando la stessa legge che regola i media audiovisivi e prevede pesanti sanzioni in caso di infrazione.
Questa decisione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) arriva sulla scia di una recente indagine giudiziaria per truffa contro la star dell’influencer italiana Chiara Ferragni.
L’AGCOM ha chiarito che la sua decisione si applica agli influencer che hanno almeno un milione di iscritti su uno dei social network o piattaforme più utilizzati, con almeno il 2% di questi ultimi che reagisce ai loro messaggi.
La legge che disciplina l’attività dei media audiovisivi è stata adottata nel dicembre 2021 e prevede tutta una serie di obblighi e sanzioni, la più elevata delle quali, da 30.000 a 600.000 euro, è prevista in caso di violazione delle disposizioni relative alla tutela dei diritti umani. minori.
Le disposizioni riguardano in particolare, si legge in un comunicato dell’Agcom, “la comunicazione commerciale, la tutela dei diritti umani fondamentali, dei minori e i valori dello sport”. In caso di product placement, «gli influencer sono tenuti a inserire un avviso che sottolinei la natura pubblicitaria del contenuto», precisa il comunicato.
Gli annunci dell’AGCOM arrivano in un momento di fermento per Chiara Ferragni, blogger seguita da quasi 30 milioni di iscritti su Instagram (gruppo Meta). Famosa nel mondo della moda, la trentenne è al centro di uno scandalo per la sponsorizzazione da lei concessa a una marca di pandoro, una brioche natalizia commercializzata nel novembre 2022, lasciando intendere che parte del ricavato sarebbe stato devoluto ai bambini affetto da tumore alle ossa all’ospedale Regina Margherita di Torino (nord-ovest). L’autorità italiana di vigilanza sulla concorrenza ha scoperto il mese scorso che gli acquirenti venivano in realtà ingannati.
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