Attacco a Israele, compresi 20 italiani tra i riservisti mobilitati contro Hamas

Tra i circa 300mila riservisti mobilitati da Israele in risposta all’attacco di Hamas, secondo quanto apprende l’Adnkronos ci sono anche una ventina di italiani che hanno la doppia nazionalità e che per questo sono stati richiamati.

“La guerra contro Gaza sarà dura – commenta Eyal Mizrahi, presidente dell’Associazione degli Amici di Israele (ADI) – ma non sarà necessario che vi entri l’intero esercito israeliano. Il problema è piuttosto verso il Nord con Hezbollah: lì c’è un rischio ed è per questo che le forze si mobilitano in questa direzione”. Quanto ai riservisti richiamati dall’estero, per chi vuole rientrare adesso “il problema è legato ai voli – osserva – non sono tanti e molte compagnie hanno cancellato le partenze”.

Italiani in Israele, quanti sono: i numeri

“In Israele ci sono 18mila italiani, 1.000 sono nell’esercito israeliano, fanno il servizio militare. Per il momento non abbiamo notizie delle vittime italiane degli attentati, continuiamo a monitorare con attenzione la situazione», ha spiegato ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani. , intervenuto a In Mezz’ora su Rai 3. “La nostra ambasciata a Tel Aviv monitora tutti i nostri cittadini che si trovano in Israele, compresi i voli in partenza. Attualmente sono due le compagnie che volano in Italia, alcuni nostri connazionali sono già partiti, altri sono ancora lì”, aggiunge Tajani. Al Tg1 il ministro ha poi spiegato che “ci sono cittadini italiani con passaporto israeliano che sono militari e che sono più difficili da raggiungere”. La Farnesina sta «monitorando la situazione» e «anche attraverso la nostra unità di crisi diamo risposte 24 ore su 24».

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Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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