– Pensioni ridotte per chi esce da settembre 2015 – Come viene calcolata la pensione in base alla nuova assicurazione pubblica – C’è un “tetto” nei limiti di età con mesi di lavoro aggiuntivi – Vedi i limiti nello Stato, IKA, OAEE, DEKO e banche
La riduzione delle pensioni statali, ma anche per i militari e gli uomini e le donne delle forze di sicurezza, nonché l’aumento dei limiti di età per tutti gli assicurati, porta con sé la nuova assicurazione.
Tagli allo Stato:
Da parte dello Stato, chi è uscito prima del 31 agosto 2015 non ha alcuna riduzione. Dal 1 settembre la pensione verrà ridotta per gli anni assicurativi a partire dal 1 gennaio 2011. Le riduzioni vanno dall’1% al 5% per le persone che percepiscono stipendi speciali.
Una riduzione del 10% riguarda anche le pensioni anticipate e verrà calcolata con i nuovi limiti di età, mentre per coloro che hanno lasciato lo Stato dopo il 1° luglio 2015 con 15 anni e la cui pensione non raggiunge il limite minimo (365), riceveranno la importo corrispondente negli anni della loro assicurazione, cioè solo 300 euro o meno. Al compimento dei 67 anni riceveranno la restante somma e raggiungeranno una pensione di 365 euro.
Aumenta il limite di età:
Un aumento da 1 a 2 mesi include la nuova assicurazione in nota. Questi aumenti entreranno in vigore il 19 agosto 2015. Secondo il quotidiano “Eleftheros Typos” tutti i massimali pensionistici, che non hanno un numero intero ma hanno anche cifre decimali, vengono convertiti in mesi e ciò è dovuto al fatto che il calcolo degli aumenti dell’età pensionabile.
Secondo il quotidiano, un assicurato che quest’anno ha compiuto 60 anni e che, con le tabelle pubblicate nella nuova legge, sale a 61,9 anni, avrà finalmente 61 e 11 mesi, perché l’algoritmo su cui si è basato l’aumento dei limiti di età non non ci vogliono mesi, ma solo decimali (suddivisione di 10), il che significa che per convertirli in mesi bisognerebbe moltiplicarli per 12. Quindi 0,9 a 61 anni è 9/10 e diventa 11 mesi convertiti in un anno (0,9 *12 = 10 mesi e 8 giorni, mentre con l’arrotondamento oltre i 5 giorni vengono presi come mese, cioè 10 mesi e 8 giorni diventano 11 mesi).
Esempi:
Pubblico: Un dipendente di 25 anni nel 2011 arriva a 56 con uno stipendio ridotto. Se diventa maggiorenne dopo il 19/08/2015, la tabella originaria indicava che la nuova soglia è 57,4. Convertendo la prima cifra decimale in mesi si otterranno 57 e 5 mesi.
IKA: Per un assicurato che abbia compiuto 60 anni dopo il 19/8/2015 e che avesse almeno 15 anni nel 2010, di cui negli ultimi cinque giorni abbia maturato 100 giorni di assicurazione ogni anno, il nuovo massimale la porterebbe a una pensione di 60,9. Con la tabella circolare del Ministero del Lavoro che converte la prima cifra decimale in mesi, l’età pensionabile finale è di 60 anni e 11 mesi. Andrà quindi in pensione all’età di 60 anni e 11 mesi e beneficerà di una pensione completa, perché la disposizione che la riguarda prevede che avendo trascorso almeno 15 anni all’IKA nel 2010 (4.500 giorni assicurativi), avesse 55 anni e soddisfacendo (in quel momento) le condizioni per una pensione ridotta (100 giorni all’anno nei cinque anni precedenti), può andare in pensione con una pensione a tasso pieno all’età di 60 anni. Se raggiungerà i 60 anni dopo il 19/08/2015 andrà in pensione con il nuovo limite di 60 e 11 mesi.
OAEE: Un assicurato con 38 anni di contributi che compirà 60 anni dopo il 19/08/2015, secondo la tabella 2 originaria della legge, uscirebbe a 60,3, mentre con la tabella finale e la conversione del decimale in rapporto di 12 mesi, il limite di età è fissato in 60 anni e 4 mesi. Se si raggiunge il 60° anno nel 2017, allora si va in pensione al 60° anno e 10 mesi (e non a 60,8 come indicato nella tabella originaria pubblicata nella Legge 4336/15).
DEKO-Banche: L’assicurato prima del 1983 che raggiunge l’età legale di 35 anni, ha acquisito i diritti e può andare in pensione in qualsiasi momento. Tuttavia, se raggiungerà i 35 anni dopo il 19/8/2015, andrà in pensione al limite di età che si applicherà a 58 anni. Ecco un assicurato che ha aderito alla PPC nel 1981 e festeggia il suo 35° compleanno nel 2016. Con il vecchio regime sarebbe andato in pensione, mentre con la nuova legge avrebbe dovuto compiere 58 anni nel 2016 per andare in pensione con il limite di età corrispondente limite del 2016. Tuttavia, se avrà 57 anni nel 2016, andrà in pensione con il limite di età in vigore nel 2017 per l’uomo di 58 anni che a quella data compirà 58 anni. Il nuovo limite è 59 e 6 mesi, mentre nella tabella originaria era 59,5.
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