Mercoledì il partito di estrema destra al potere in Italia, Fratelli d’Italia, ha proposto un disegno di legge per richiedere la presenza di presepi natalizi nelle scuole pubbliche del paese. Questa proposta è l’ultima di una serie di iniziative del governo di Giorgia Meloni volte a rafforzare i valori conservatori della società italiana.
Un nuovo fronte nella battaglia per difendere le “radici culturali” dell’Italia. Il partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, ha presentato mercoledì 20 dicembre al Senato un disegno di legge volto in particolare a sanzionare le scuole che abbandonano i presepi di Natale.
Nel testo si spiega che le scuole pubbliche non possono impedire a genitori, studenti o organi scolastici di promuovere attività come l’allestimento di presepi, spettacoli teatrali e altri eventi legati alle celebrazioni del Natale e della Pasqua, riferisce il quotidiano milanese Corriere della Sera.
Questa iniziativa, secondo la senatrice Lavinia Mennuni, all’origine del testo, è una risposta alla decisione “assolutamente inaccettabile” di alcune scuole di ribattezzare il Natale “Festival d’Inverno”. Se il disegno di legge verrà adottato, ha assicurato che non ci sarà nulla di obbligatorio, ma che “sarà vietato vietare” queste importanti tradizioni cattoliche in Italia. I presidi recalcitranti sarebbero quindi esposti a misure disciplinari.
“Armi di distrazione”
I partiti di opposizione hanno immediatamente denunciato la proposta come un nuovo tentativo da parte del partito della leader di estrema destra Giorgia Meloni di sfruttare la religione per fini politici. «Il Natale si avvicina e tornano le consuete proposte della destra per salvaguardare le “tradizioni cristiane italiane”», scrive su X Riccardo Magi, segretario del partito di sinistra Più Europa.
“Sono ridicoli, vogliono bandire per legge tutto ciò che non gli piace”, ha dichiarato in emiciclo Luana Zanella, presidente del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, citando il quotidiano italiano La Stampa. “Invece di governare il Paese, compito che non sanno portare a termine, continuano a usare ‘armi diversive’. »
Contro la proposta di FdI si è sollevata soprattutto la comunità educativa. «È importante rispettare le tradizioni del Paese, ma imporle per legge non è la soluzione», ha affermato Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione dirigenti scolastici (ANP). Anche i presidi di alcune scuole multietniche sparse nel Paese hanno denunciato questa iniziativa, definendola una “provocazione”, una “bufala”, una “imposizione anacronistica” o, quanto meno, una “iniziativa inappropriata”, riferisce il quotidiano vita. . Italiano Il Sole 24.
La postura di Giorgia Meloni, una “reiterazione dell’appartenenza”
Questo disegno di legge sugli asili nido è l’ultima iniziativa del governo Meloni per promuovere i valori conservatori in Italia. Da quando è salito al potere nell’ottobre del 2022, il suo governo ha adottato misure volte a difendere la famiglia tradizionale, proteggere l’identità nazionale, preservare il patrimonio culturale e limitare l’immigrazione. L’esecutivo italiano ha inoltre reso più difficile per le coppie dello stesso sesso iscrivere i propri figli all’anagrafe. Questa misura è stata condannata dal Parlamento europeo, che l’ha definita discriminatoria.
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Durante la sua campagna elettorale, Giorgia Melona ha fatto della religione cattolica un elemento centrale del suo discorso politico: “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una mamma, sono italiana, sono cristiana”, ha detto. ha dichiarato ai suoi sostenitori.
Secondo Ludmila Acone, dottoressa in storia specializzata in Italia medievale e contemporanea, la posizione di Giorgia Meloni “è una riaffermazione di un’appartenenza contraria agli stranieri, e in particolare ai musulmani. Si tratta di un’offensiva politica chiaramente anti-immigrazione, anti-musulmana e basata sull’identità. » Un atteggiamento che si inquadra nella continuità della linea politica del partito di estrema destra Lega Nord di Matteo Salvini, attuale vicepresidente del Consiglio dei ministri.
Quest’ultimo, che ha fatto dei simboli religiosi uno strumento politico, da quasi dieci anni si ribella alle scuole che cercano di trasformare le celebrazioni natalizie in una “Festa d’inverno” più inclusiva. Nel maggio 2019, il leader della Lega si attirò addirittura l’ira della Chiesa italiana e del Vaticano brandendo il Vangelo e il suo rosario durante un discorso.
“Queste posture ricordano quelle degli evangelisti americani”, analizza Ludmila Acone. “Non sono adatti in Italia. Se questo uso politico della religione non piace al Vaticano è perché si tratta di un cristianesimo combattivo, cioè di un’offensiva neocristiana. »
Il Papa, “molto più aperto” di Fratelli d’Italia
Facendo del presepe il suo cavallo di battaglia, Fratelli d’Italia non ha inventato nulla. Nel 2018, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha criticato il direttore di una scuola di Mestre che si era rifiutato di installare un asilo nido nell’atrio dell’istituto. Nello stesso anno anche il presidente della Giunta provinciale del Trentino, Maurizio Fugatti, chiese l’installazione di un asilo nido nelle aule scolastiche. Questa proposta segue quella della Lega Nord di rendere obbligatorio il crocifisso sui muri di tutti i luoghi pubblici. Una proposta caduta poi nel dimenticatoio.
Questa offensiva politica che il governo Meloni sta portando avanti è anche manifestazione del profondo divario che esiste in Italia tra due tendenze cattoliche: una conservatrice e l’altra più liberale. “La tendenza conservatrice, se non addirittura reazionaria, rappresentata da Fratelli d’Italia, ritiene che la morale cattolica debba essere riaffermata e desidera promuoverla in tutti gli ambiti della società, compreso quello educativo”, spiega Ludmila Acone. “Il Papa stesso è molto più aperto. »
Per Fratelli d’Italia salvaguardare la religione cattolica significa anche reprimere le altre fedi. L’estate scorsa, il partito di estrema destra ha presentato un disegno di legge per vietare gli spazi di preghiera musulmani all’esterno delle moschee e vietare la conversione di garage e capannoni industriali in luoghi di culto.
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