Il concerto dei gruppi neonazisti dedicato al 50° anniversario della morte di Jan Palach, che si svolgerà il 19 gennaio sotto gli auspici delle autorità locali a Verona, in Italia, ha suscitato polemiche in Italia e anche il presidente di TOP 09 Jiří Pospíšil si è opposto lo domenica. Il quotidiano La Repubblica ha attirato l’attenzione sul concerto e sul fatto che parti dell’estrema destra italiana stanno cercando di appropriarsi di Palach “culturalmente e politicamente”.
Il concerto di Jan Palach si svolgerà sotto il patrocinio delle autorità provinciali. I gruppi che si esibiranno lì, come Topi neri, Hobbit e Compagnia dell’Anello, sono tra i più apprezzati dagli ambienti di estrema destra e dagli skinhead neonazisti, secondo La Repubblica.
“Le autorità di Verona finanziano un concerto neonazista organizzato da un consigliere comunale. La Costituzione italiana non vige più?” ha risposto l’ex deputato democratico Giuseppe Civati, che ora vive a Verona.
“Oggi chiederò almeno una spiegazione al sindaco di Verona, in Italia”, ha risposto Pospíšil al rapporto. “Jan Palach è un simbolo ceco che condanna l’aggressione in tutte le sue forme. Per me è inimmaginabile che la sua eredità venga utilizzata da gruppi neonazisti sotto l’egida delle autorità locali, come riportato da CTK”, ha dichiarato Pospíšila, portavoce di TOP 09. Lenka Brandtová, citando Pospíšila. detto.
Il quotidiano veronese L’Aren ha richiamato l’attenzione sulla reazione del gruppo di veronesi aperti al mondo, che sulla propria pagina Facebook discute dei legami tra i protagonisti e gli organizzatori del concerto e le strutture neofasciste. Ciò è dimostrato, tra l’altro, da citazioni di testi di singoli gruppi. “Lottate per la nostra bandiera: rosso e nero, potere bianco!” viene citato in una canzone del gruppo Topi Neri. “Democrazia, democrazia, sono affari vostri, non miei”, canta il gruppo Compagnia dell’Anello.
Il quotidiano Il primato nazionale del movimento neofascista CasaPound riferisce che il concerto previsto ha suscitato indignazione nella sinistra locale e che diversi gruppi antifascisti hanno invitato le autorità locali a non sponsorizzare il concerto. Il giornale avverte inoltre che sono previste proteste contro il concerto.
«Da tempo gruppi neofascisti cercano di appropriarsi “culturalmente” e “politicamente” della figura della Palach, con grande sorpresa della sinistra che protesta contro di lei”, scrive La Repubblica. Secondo il giornale, i neofascisti lo fanno nei loro comizi, attraverso articoli celebrativi e nelle pubblicazioni.
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