Giornata storica! Il primo intervento chirurgico robotico è stato eseguito all’interno dell’occhio

I chirurghi britannici, per la prima volta al mondo, hanno utilizzato un robot durante un’operazione eseguita sull’occhio di un paziente anziano per ripristinargli la vista.

I robot vengono utilizzati da anni dai chirurghi in varie operazioni, ma mai prima d’ora nella chirurgia oftalmica per operare all’interno dell’occhio.
I medici del John Radcliffe Hospital dell’Università di Oxford, guidati dal professor Robert McLaren, hanno guidato il robot a rimuovere una membrana spessa solo un centesimo di millimetro dall’occhio di un prete di 70 anni, secondo la BBC.
Il paziente aveva sviluppato una membrana nella parte posteriore dell’occhio che, premendo sul cristallino retinico, aveva creato un foro, portando alla perdita della visione centrale. La chirurgia robotica gli ha completamente ripristinato la vista.
Gli oftalmologi sperano che questo possa aprire la strada alle procedure robotiche all’interno degli occhi, che oggi possono essere eseguite solo da mani umane.
“L’intervento nella parte posteriore dell’occhio richiede grande precisione e la sfida del sistema robotico è riuscire a eseguire l’operazione attraverso un piccolo foro nella parete dell’occhio senza causare danni durante lo spostamento. La maggior parte dei robot utilizzati in chirurgia sono grandi, questo è molto piccolo: tutto doveva essere ridimensionato”, ha affermato McLaren.
Il robot per la chirurgia oculare chiamato Preceyes è stato costruito dall’omonima start-up olandese, una filiale dell’Università tecnologica di Eindhoven. L’oculista utilizza un controller e un touch screen per guidare i movimenti del sistema robotico all’interno dell’occhio, monitorando l’avanzamento dell’operazione attraverso un microscopio. Il robot, che si comporta come una mano meccanica, ha più stabilità di una mano umana poiché non trema affatto.
Seguirà la sperimentazione clinica del sistema robotico su 12 pazienti, per confermare che fa quello che fa un medico, con ancora più precisione. “Spero che il robot ci permetta di eseguire operazioni nuove, più complesse e delicate che attualmente sono impossibili con la mano umana”, ha affermato McLaren.
L’azienda produttrice olandese si è detta ottimista sul fatto che il suo robot possa eventualmente essere utilizzato fuori dalla sala operatoria, negli studi degli oftalmologi. Per ora, però, l’azienda ha costruito solo un prototipo, il cui prezzo di acquisto non è stato annunciato.

FONTE: APE-ME

Mariano Conti

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