“Tipping Point”, un agghiacciante atto di equilibrio, prodotto da Panama Pictures

La nuova performance di Panama Pictures “Tipping Point” affronta un tema attuale. Come possiamo rimanere equilibrati come persone durante i periodi turbolenti? Il messaggio: non possiamo fare a meno l’uno dell’altro. La compagnia Den Bosch, che opera al crocevia tra danza e acrobazia, ha creato una produzione a volte agghiacciante.

Attraverso Emmanuel Naaikkens Immagini Teis Albers

Il pubblico cammina tra nuvole di fumo (finto) verso i propri posti. Sul palco c’è una piattaforma d’acciaio, un punto della quale è inclinato verso l’alto. Una trave di ferro è puntata verso l’alto. Avvolta nei brandelli della massa, presenta un aspetto sinistro ed inquietante. Cosa stiamo guardando? Una piattaforma petrolifera, parte di un relitto, un oggetto venuto dallo spazio? Sta allo spettatore lasciare correre la propria immaginazione. La struttura in acciaio funge da superficie di gioco per sei ballerini e acrobati che eseguono un atto di equilibrio a volte agghiacciante.

“Tipping Point” è il titolo del nuovo spettacolo di Panama Pictures, la compagnia Den Bosch che, come lei stessa descrive, presenta un “teatro sensoriale” in cui danza e acrobazie “si fondono naturalmente l’una nell’altra”. Il tema è come possiamo mantenere l’equilibrio come persone e quindi come società nel suo insieme in tempi turbolenti come quelli che stiamo vivendo attualmente. Ciò è possibile solo se siamo consapevoli che dipendiamo gli uni dagli altri: non possiamo fare a meno gli uni degli altri. Ma è più facile a dirsi che a farsi. La libertà dell’uno è limitata dalla libertà dell’altro. Qual è il rapporto dell’individuo con la collettività?

Tutti devono scegliere di nuovo una posizione

Quando tutti e sei i giocatori entrano nella piattaforma, la massiccia costruzione si rivela tutt’altro che stabile. Non appena uno dei giocatori si sposta su un altro punto, la piattaforma si sbilancia. Tutti devono ancora una volta scegliere una posizione per evitare che il colosso si ribalti. Ciò potrebbe essere evitato se tutti i giocatori rimanessero dove si trovavano in quel momento. È nell’interesse collettivo, tutti ne traggono vantaggio. Ma questa statica è in conflitto con la natura umana. L’individuo vuole potersi muovere liberamente, scoprire il mondo, ampliare i propri orizzonti. Ciò è possibile solo se gli altri membri del collettivo, in questo caso i giocatori, lo accompagnano. Con la loro disponibilità a cambiare posizione, a dare spazio all’individuo.

“Tipping Point” è un ottimo esempio di equilibrio. I giocatori saltano, corrono, rotolano, strisciano, sgattaiolano, si arrampicano e si muovono sulla piattaforma per un’ora con uno slancio enorme per mantenere il colosso in equilibrio. Girano letteralmente su se stessi, eseguono acrobazie spettacolari, dondolano come scimmie e si torcono come un serpente. In altre parole, sfidano le leggi della gravità. E quello, a piedi nudi.

E’ una prestazione come nello sport di alto livello

È una prestazione che pretende molto dai giocatori fisicamente e psicologicamente, è uno sport di alto livello. Non solo si esprimono attraverso i movimenti del corpo, ma esprimono anche i loro sentimenti attraverso l’espressione. Come spettatore trattieni costantemente il fiato: purché non finisca male. Proprio come uno spettacolo al trapezio al circo, il loro gioco non è privo di rischi. C’è un buco nella piattaforma e ci sono oggetti sulla superficie che tu, come giocatore, potresti ferire gravemente se commetti un errore. Devi poterti fidare ciecamente di te stesso. Questa minaccia di pericolo sottolinea l’urgenza del messaggio. Il tutto è supportato dalla musica elettronica, alternativamente bella e poi intensa con bassi pesanti. Puoi anche vederlo come un’installazione o una performance di arte visiva. Il design della piattaforma in acciaio è impressionante e non sarebbe fuori posto in un museo come De Pont.

Come spettatore, puoi interpretare le immagini che ti vengono presentate e, nella danza e nell’acrobazia, tutto dipende dall’immaginazione. Immagino l’idea di “Tipping Point” come quella del marinaio che si aggrappa a un fuoribordo per evitare che la sua barca si capovolga. Più forte è il vento che soffia attraverso le vele, maggiore sarà il contrappeso che dovrà fornire. Ma prima o poi arriverà a destinazione.

E poi quello

Infine, un’ulteriore considerazione alla luce della nuova costellazione politica. Il più grande partito dei Paesi Bassi ha letteralmente inserito nella sua piattaforma elettorale “Stop ai sussidi per l’arte e la cultura”. Vale a dire, le espressioni artistiche e culturali considerate un “passatempo di sinistra”. Se questa diventasse anche una politica del governo, significherebbe la fine della Panama Pictures e di molte altre società, artisti e istituzioni culturali. Panama Pictures è ancora più vulnerabile perché spesso lavora con artisti stranieri che non sono più i benvenuti come migranti. Cinque dei sei giocatori di “Tipping Point” provengono da un altro paese europeo. Quattro hanno ricevuto una formazione anche nei Paesi Bassi. Corsi in cui la lingua di insegnamento è l’inglese. Presto verrà vietato anche questo? Sarebbe molto triste dare questo significato al termine “punto critico”.

Prestazioni: punto di svolta. Una coproduzione di Panama Pictures, LOFFT-Das Theatre (Lipsia) e Strijbos & van Rijswijk. Visto: 23 novembre 2023 a Verkadefabriek ‘s-Hertogenbosch. Coreografia: Pia Meuthen. Danza e acrobatica: Tarek Rammo (Paesi Bassi), Francesco Barba (Italia), Davide Bellotta (Italia), Fabian Krestel (Germania), Arvi Yrjölä (Finlandia) e Candela Murillo (Spagna). Composizione musicale: Strijbos & van Rijswijk, Davide Bellotta. Arredamento: Sammy van den Heuvel. Costumi: Sanne Reichert. Progetto illuminotecnico Bart Verzeilenberg. Consulenza drammaturgica: Camille Paycha, Julian Vogel, Guido Janssen. Assistenza coreografica e formazione: Miquel de Jong. elenco di riproduzioneT

www.panamapictures.nIO

© Brabançonne culturale 2023

Carlita Gallo

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