Più di 20 dipendenti del dipartimento di tecnologia dell’informazione e della comunicazione della città di Niš sono stati trasferiti ad altri posti di lavoro e questo servizio professionale è stato chiuso dopo 26 anni, perché i dirigenti si sono rifiutati di partecipare alla manifestazione di domani organizzata dal governo.
La capo del dipartimento, Jelena Cvetković, dice a N1 che la situazione è tesa da molto tempo, che si sono comportati in modo professionale ed hanno evitato la politica perché non lavorano per i partiti ma per i contribuenti, e che è una forma di punizione. perché, nonostante le continue pressioni, hanno detto di no.
Oggi, verso la fine dell’orario di lavoro, il servizio che gestisce un sistema nella città di Niš con più di mille computer, distribuiti in più di 40 sedi, e che sviluppa da più di 20 anni, ha ricevuto soluzioni che nessun si sia mai potuto trovare. in questo reparto non lavoriamo più. Pertanto cessa di esistere.
“C’è stata pressione su di me, sui capi e sui coordinatori affinché andassimo alla riunione con una piccola dose di minacce sulle conseguenze, per supplicarci ‘per noi’… Ci siamo rifiutati di tutto cuore, abbiamo detto chiaramente e ad alta voce: no. Ciò ha causato questa reazione, che ci ha portato ad avvicinarci”, spiega Cvetković.
Cvetković dice che è un peccato che nel 21° secolo qualcosa legato all’informatica si sia fermato, che il sistema sviluppato per più di due decenni possa essere supportato solo da esperti e che siano pochi gli esperti in questo campo che sceglieranno il servizio pubblico invece delle aziende IT e molto meno salari, quindi vede un pericolo.
I dipendenti affermano che ci sono state discussioni e pressioni con sette dirigenti, ma che sono rimasti uniti fino alla fine. Tutti hanno firmato una lettera ufficiale indirizzata al sindaco di Niš, Dragana Sotirovski, in cui si riferivano alle sue parole secondo cui tutti coloro che sono sotto pressione a causa della manifestazione dovrebbero contattarla.
Cvetković si riferisce anche alle parole di Aleksandar Vučić.
“Voglio solo informare il presidente serbo Aleksandar Vučić, perché ha dichiarato pubblicamente che tutti coloro che hanno subito pressioni per partecipare alla manifestazione del 26.05.2023 dovrebbero farsi avanti e rifiutarsi di andarsene”, ha detto Cvetković.
La risposta alla lettera indirizzata al sindaco e all’indirizzo a Vučić non è arrivata.
Specialista totale di zombi. Fanatico della tv per tutta la vita. Lettore freelance. Studente. Piantagrane.