Bloomberg: Moody’s esclude minaccia downgrade dell’Italia – Soccorso per il governo Meloni

L’investment grade più basso (Baa3) è stato mantenuto da Moody’s suo Italiamentre allo stesso tempo è stata eliminata la minaccia di riclassificazione nella categoria “spazzatura”, che per più di 15 mesi era una possibilità visibile, secondo il Bloomberg.

Va notato che il governo di Georgia Meloni di fronte ieri ad un grande sciopero generale annunciato dal

due dei tre maggiori sindacati del paese si oppongono alla proposta di bilancio del governo e chiedono un aumento dei salari e dei diritti sociali.

Come ha affermato Moody’s in una dichiarazione venerdì, la sua decisione “riflette le prospettive di stabilizzazione per la forza economica del paese, la salute del settore bancario e la dinamica del debito sovrano del governo”. Le prospettive economiche cicliche a medio termine continuano a essere sostenute dall’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, e i rischi per l’approvvigionamento energetico sono diminuiti.

Bloomberg: Spada di Damocle per il governo Meloni

IL Bloomberg rileva che il miglioramento delle prospettive per l’economia italiana rimuove la spada di Damocle che ha continuamente messo in ombra la Meloni e la sua coalizione di governo per un anno, premiandola per il rischio corso a settembre di mantenere le sue promesse agli elettori con una politica di bilancio flessibile.

Il bilancio italiano ha quindi spinto lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi a 210 punti base per la prima volta da gennaio, ma venerdì l’indice è sceso a 177 punti base.

Il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha detto che il miglioramento delle prospettive dell’economia italiana da parte di Moody’s lo ha riempito di “grande soddisfazione” perché “conferma che, pur in mezzo a tante difficoltà, stiamo facendo ciò che è necessario per il futuro dell’Italia, ” Egli ha detto. ha detto ai giornalisti.

Moody’s stima che nel 2024 il deficit di bilancio dell’Italia raggiungerà il 4,4% del prodotto interno lordo, mentre il rapporto debito/PIL raggiungerà il 140,3% nel 2024, rispetto al 141,7% nel 2022, anche se rimane intorno al 6%. punti in più rispetto a prima della pandemia.

Mariano Conti

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