Biglietto dei tifosi del Milan contro il loro ex portiere Gigi Donnarumma durante la partita contro il Paris SG in Champions League. Tra questi c’era il numero 71, che in Napoli, città natale del giocatore, significa “uomo senza onore”.
Foto: Archivio privato
Grazie ad un’esibizione di Rafael Leao, che ha dimostrato di essere una squadra resistente rimontando il gol iniziale del PSG (2-1) e dominando in entrambe le aree, il Milan è rinato ed è tornato ad affrontare i francesi per vincere la sua prima vittoria in Champions League. della stagione.
È stata anche la prima dopo quattro partite senza vittorie e ha aiutato la squadra a mantenere le possibilità di qualificarsi per la fase a eliminazione diretta, cosa che ora non vede l’ora. L’incontro è stato segnato anche dal “benvenuto” di Gigi Donnarumma a San Siro da parte dei tifosi rossoneri, che non hanno dimenticato che il portiere italiano ha lasciato uno dei più grandi d’Italia per salvare il club miliardario da Parigi.
I “biglietti” portavano il numero 71 che, secondo la tradizione di Napoli, dove Donnarumma è nato, rappresenta un “uomo senza valore”.
Contro Borussia Dortmund e Newcastle dovranno ancora giocare un ruolo importante, ma la vittoria contro un PSG debole e poco aggressivo, che ha dilapidato un vantaggio prezioso, ha dato tregua alla squadra rossonera, che si è ritrovata al posto giusto anche nel momento sul filo del rasoio. un bivio che avrebbe potuto rivelarsi decisivo in caso di sconfitta, ma che i tifosi milanesi hanno affrontato come una sfida, come l’occasione ideale per ribaltare la situazione avversaria.
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San Siro ha accolto il Milan in un’atmosfera spettacolare, all’altezza della situazione. Una sconfitta significava praticamente restare indietro. Una vittoria ha mantenuto vive le opzioni, ha dato speranza di cambiamento a una squadra che ha recentemente resistito a mari agitati. L’azione è costata cara al Milan, in una partita in cui le transizioni hanno portato una nota divertente al tifoso neutrale, che ha approfittato di una valanga di occasioni, di un continuo avanti e indietro.
La prima è arrivata dai padroni di casa, con Leao che ha annunciato fin da subito di voler essere protagonista e ha visto Loftus-Cheek in attacco. Il portoghese ha regalato palla con delicatezza, perfetto per la conclusione dell’inglese, che ha comunque mandato alto il tiro in quello che è stato il primo dei due rimproveri al suo primo tempo, che si è rivelato uno dei più completi della stagione e uno tra i migliori in campo con Reijnders e Leao.
E l’inerzia positiva del Milan non è servita proprio a causa di Loftus-Cheek che ha dimenticato la marcatura sul primo corner parigino, che ha trovato il gol al 9′ per mettere a tacere San Siro. Un gol di Milan Skriniar in quello che una volta era il suo stadio, ma con la maglia dello storico rivale del Milan, un’Inter che sicuramente ha sorriso vedendo il gol del suo ex capitano, il primo per suo conto personale con il PSG.
Il Milan non si è lasciato intimorire. Neanche io avevo altra scelta. Era alle corde, sull’orlo di un baratro che per poco non lo lasciava fuori dalla Champions League. Ma lui risponde prontamente con un tiro di Musah dal limite dell’area che permette al Milan di tornare subito al duello.
Talmente veloce che al 12′ trova il pareggio grazie al suo miglior giocatore. Additato nei giorni scorsi per non essere stato decisivo, Leao sembrava aspettare di avere tutti i riflettori puntati su di sé per brillare più di tutti e, in ripartenza, smantellare la difesa del Psg.
Trova Giroud in corsa con un passaggio strepitoso, il francese tira e Donnarumma tiene in parata, ma sulla ribattuta Leao si inventa una rovesciata che fa impazzire lo stadio, che ricomincia a credere nella sua squadra, guidata dalla squadra il giocatore più talentuoso, cresciuto fino a diventare il grande evento della stagione.
Il pareggio non ha chiuso la partita. Entrambe le squadre hanno commesso degli errori e hanno approfittato degli errori degli avversari per fare danni. Il PSG, peggiorato nel corso dei minuti e senza incidere molto sulla partita, ha trovato il pericolo nei tiri individuali di Demebelé, che si è schiantato sulla traversa, e Mbappé, che ha fallito nel faccia a faccia con Maignan, è stato molto chiaro. quando ha provato a mettere la palla oltre la porta. Due occasioni che avrebbero potuto cambiare il corso della partita.
Sul fronte milanista, un Giroud molto partecipativo chiude il contropiede creato da Loftus-Cheek con un tiro potente che si infrange a lato della rete, chiudendo così un primo tempo ricco di occasioni che sembrano avvisare il PSG di quello che sta per accadere. .
E sono stati cinque minuti di dominio milanese, di una squadra convinta delle proprie possibilità contro un PSG che si è lasciato andare. Questo attacco ha portato al gol del ritorno, un colpo di testa di Giroud, colossale nel salto contro Skriniar per battere Donnarumma.
Luis Enrique ha spostato la panchina per cercare di avere più controllo con l’ingresso di Fabián Ruiz e una maggiore presenza offensiva con Kang-In Lee e Gonzalo Ramos in attacco, ma è stato ancora una volta il Milan ad avere un’altra chiara occasione, questa volta da un calcio libero. da Theo Hernández che Donnarumma ha fatto una bella parata.
Il PSG migliora contro il conformismo del Milan, più cauto e selettivo nei movimenti, ma chiuso nella propria area che impedisce di svelare la magia delle stelle parigine. Solo Kang-In Lee mette in difficoltà Maignan e la difesa locale con un tiro contro il palo nei minuti finali.
Il Milan tiene e porta i tre punti al terzo posto con 5 punti, a uno solo dal PSG, secondo, e a 2 da Dormunt, leader dopo la vittoria contro il Newcastle, ultimo con 4 punti in uno dei gironi più equilibrati della competizione.
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