Il luogo nella Campania italiana vicino a Napoli, noto come Campo Flegreo, è costantemente minacciato di completa distruzione perché si trova proprio sulla cima di un supervulcano attivo. Steden Otes, secondo il vulcanologo, ha risvegliato il campo aperto.
Il Campo Flegreo si trova dall’altra parte del Golfo di Napoli rispetto a Pompei, dove il vulcano Vesuvio distrusse l’intera città nel 79 d.C. e uccise migliaia dei suoi abitanti. Tuttavia, questo cratere nascosto pieno di magma potrebbe essere molto più pericoloso di tutto il Vesuvio e, se mai il cratere esplodesse con forza, potrebbe uccidere milioni di persone.
Il vulcanologo Giuseppe De Natale, ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha chiesto ispezioni urgenti dell’area dopo i ripetuti eventi sismici, che avrebbero aumentato la caduta di 1,5 metri.
Nella sua analisi, De Natale ha affermato che l’ultima volta che un’ondata sismica simile colpì i Campi Flegrei negli anni ’80, circa 40.000 persone dovettero essere evacuate dalla vicina Pozzuoli. Il comune di Pozzuoli conta oggi solo 80.000 abitanti.
Al momento ritengo che i fenomeni sismici costituiscano il rischio immediato. È chiaro, tuttavia, che anche la possibilità di un’eruzione è reale, ha detto a Reuters.
Secondo De Natale, in caso di eruzione, ci sarebbe la più alta probabilità che si tratti di un’eruzione con il corvo perché questi sono generalmente relativamente deboli e senza nuovo magma, almeno dal suolo. Successivamente possono affiorare lingue di magma che vengono spinte dalla parte sotterranea del cratere, situata a circa 5-6 km di profondità.
Dopo il terremoto centrale, nella zona non sono stati registrati segni di codici strutturali.
De Natale ha confermato per la prima volta al Corriere della Sera di aver inviato la settimana scorsa una lettera al governo proponendo l’evacuazione della zona. Il consiglio locale ha affermato che la sua raccomandazione è in fase di revisione.
I Campi Flegrei sono per molti versi paragonabili a Yellowstone nello stato americano del Wyoming. In entrambi i casi si tratta di caldere, ovvero di enormi crateri sotterranei pieni di lava e gas. Nel caso della regione italiana, tuttavia, permangono preoccupazioni, poiché nella regione milioni di persone sono permanentemente senza casa e sono direttamente minacciate dal pericolo di un’esplosione.
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