Allerta in Tessaglia: il 61% delle zanzare sono “trasmettitori” del virus del Nilo occidentale

Il 61% delle zanzare sono “trasmettitori” del virus del Nilo occidentale – Cosa mostrano gli ultimi test dopo le inondazioni in Tessaglia

Il 61% delle zanzare sono portatrici del virus del Nilo occidentale secondo i dati degli ultimi controlli dopo le inondazioni in Tessaglia.

Inoltre, secondo le informazioni fornite dal Comandante del V Ministero della Sanità, Fotis Seretis, sono stati registrati 18 casi di leptospirosi, 37 gastroenteriti e 110 infezioni respiratorie.

“Nella Regione della Tessaglia, nelle ultime ventiquattr’ore, dalle PET delle strutture sanitarie sotto sorveglianza sono stati registrati 1.220 arrivi. Di questi, 37 sono stati registrati come infezioni gastrointestinali e 110 come infezioni respiratorie. Tra i test effettuati, Sono risultati positivi al coronavirus 37. La morbilità proporzionale delle gastroenteriti resta a un livello inferiore alle attese. Si osserva un aumento della morbilità proporzionale delle infezioni dell’apparato respiratorio, ma soggetto a sorveglianza. Resta comunque al di sotto della soglia soglia di allerta e gli episodi non sembrano provenire dalla stessa zona: in totale nelle ultime ventiquattr’ore si sono registrati 5 nuovi ricoveri per gastroenterite e 20 nuovi ricoveri per infezione delle vie respiratorie.Si registra un aumento dei ricoveri per casi di infezione respiratoria, che viene comunque monitorato, ma resta comunque al di sotto della soglia di allerta., come ha detto l’onorevole Sereti.

Compila questo “Per quanto riguarda i casi di leptospirosi da oggi 6 ottobre 2023 fino alle ore 8:00, non è stato diagnosticato alcun nuovo caso confermato di leptospirosi. Pertanto, in totale, sono stati confermati 18 casi di leptospirosi fino ad oggi presenti in laboratorio, tra cui, come già accennato, un paziente è morto e tre sono ricoverati in ospedale. 31 incidenti sono sotto inchiesta. Ma dobbiamo ricordare che la principale prevenzione della leptospirosi è evitare di contrarre la leptospirosi e di esporsi”.

Ad oggi sono stati scaricati 1.523 campioni di acqua

Per quanto riguarda la rete di controllo dell’approvvigionamento idrico nella regione della Tessaglia, il signor Seretis ha sottolineato che “fino ad oggi alle 8 del mattino sono stati prelevati 1.523 campioni. Le modifiche presentate oggi riguardano il comune di Pelion Sud, l’acqua è considerata adatta per le comunità locali di Metochi e Syki. Nel comune di Karditsa l’acqua è considerata adatta per la comunità locale di Katafygiou. Nel comune di Agia l’acqua è considerata adatta per le comunità locali di Palaiopyrgos e Omoli. Nel comune di Pyli l’acqua è ritenuta idonea per la comunità locale di Lygaria.

Infine, nel comune di Meteora, l’acqua è considerata adatta per l’insediamento di Elafi Kastanias. A parte le modifiche nei comuni di Pelio Sud, Karditsa, Agia, Pyli e Meteora con note sottolineate, non ci sono modifiche nelle reti di approvvigionamento idrico e vale quanto menzionato in un precedente aggiornamento. Per quanto riguarda la rete di qualità delle acque di balneazione, sono stati prelevati 42 campioni dalle acque di balneazione costiere e seguirà uno specifico aggiornamento lunedì 09/10/2023.

Nessun nuovo caso di infezione da virus del Nilo occidentale è stato registrato oggi. “In totale, dopo l’inizio dei fenomeni di inondazione, sono stati registrati dieci casi di infezione dal virus del Nilo occidentale con comparsa di sintomi o campione positivo dopo il 5 settembre 2023”, ha sottolineato Seretis, aggiungendo che “la registrazione dei casi Si prevede un aumento dei contagi nei mesi di settembre e ottobre e attualmente non si osserva alcun aumento particolarmente allarmante del numero dei casi nelle zone colpite, dato che non è necessario “Non dobbiamo dimenticare che le regioni della Tessaglia erano una delle centri di circolazione del virus e quello prima delle alluvioni. Possiamo quindi dire che dall’inizio di luglio fino all’inizio di settembre si sono registrati 50 casi.”

Ha inoltre affermato che “a titolo precauzionale è stata chiusa un’area di produzione di molluschi a Pieria, situata vicino ma non adiacente alla foce del Pinios. Ad oggi, sono stati raccolti un totale di 22 campioni di carne di molluschi provenienti da aree che potrebbero essere interessate dalle acque di Pinios. Tutti i campioni sono stati controllati e i documenti d’archivio erano tutti conformi alle specifiche vigenti. Come già accennato a proposito della pesca, la carne del pesce è priva di microrganismi finché il pesce è vivo. Non vi è quindi motivo di vietare la pesca e di preoccuparsi della sicurezza alimentare e del suo consumo. »

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Mariano Conti

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