Venerdì e sabato sono arrivati sull’isola italiana più di 2.000 migranti e rifugiati.
L’isola italiana di Lampedusa è sotto forte pressione dopo l’arrivo della cifra record di 1.918 migranti in 65 sbarchi venerdì e di altri 1.116 in 29 sbarchi dalla mezzanotte di sabato.
Alcuni degli arrivati sono stati soccorsi o intercettati dalle autorità italiane e scortati a riva, mentre altri sono sbarcati autonomamente, scrive l’ANSA, riferisce Tanjug.
Secondo quanto riferito, durante la mattinata si trovavano a Lampedusa 4.121 migranti e rifugiati, dieci volte di più della capacità ufficiale di circa 400 persone che il centro della Croce Rossa italiana può accogliere.
È stato inoltre riferito che la capacità del porto della terraferma è sotto pressione a causa della mancanza di autobus per il trasporto dei migranti e dei rifugiati trasferiti da Lampedusa ai centri di accoglienza in altre parti del Paese.
Sei mesi dalla tragedia
La città costiera calabrese di Cutro ha celebrato sabato sei mesi di commemorazione per le vittime del naufragio del 26 febbraio, in cui hanno perso la vita 94 migranti, tra cui 35 bambini.
Gli abitanti di Cutro si sono radunati sulla spiaggia alle 4.30 ora locale quando un peschereccio con a bordo 180 persone, per lo più provenienti dall’Afghanistan, si è arenato e si è spezzato in mare agitato a poca distanza dalla costa, dopo quattro giorni di navigazione dalla Turchia.
80 persone sono sopravvissute alla tragedia e diverse persone risultano ancora disperse.
La procura locale ha aperto un’indagine sul naufragio, perché le autorità italiane non hanno compiuto sforzi sufficienti per impedirlo, riferisce l’ANSA.
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