Lo scrittore Roberto Saviano sospeso dalla televisione pubblica italiana

Nel dibattito pubblico italiano, il celebre scrittore e giornalista Roberto Saviano ricopre il ruolo di principale critico del governo nazional-conservatore di Giorgia Meloni. Il suo permanente conflitto con il potere al potere, già in corso davanti ai tribunali, è appena entrato in una nuova fase, con quella che lo scrittore considera una “grave attacco alla libertà di espressione” da parte dell’esecutivo. Dopo nuove dichiarazioni ostili contro una delle figure del campo conservatore, il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini (La Lega, estrema destra), Saviano ha visto il programma che avrebbe dovuto presentare alla caduta della televisione pubblica essere cancellato bruscamente dai vertici della Radiotelevisione Italiana (RAI), nominati in primavera. Lo scrittore li accusa di aver agito per ragioni politiche.

La cancellazione dello spettacolo è stata annunciata nel un’intervista quotidiana romana Il Messaggero di Roberto Sergio, il nuovo amministratore delegato del servizio pubblico radiotelevisivo, che nega qualsiasi carattere politico a quello che definisce a “decisione aziendale”. Roberto Saviano, conosciuto nel mondo per il suo libro Gomorraun sondaggio pubblicato nel 2006 sull’influenza della criminalità organizzata a Napoli, avrebbe presentato a partire da novembre un programma dedicato alla lotta alla mafia, Interno. Faccia a faccia con il crimine (“Insider. Faccia a faccia con il crimine”), di cui sono già stati girati quattro episodi. Bersaglio della camorra napoletana per la sua attività di giornalista investigativo, lo scrittore vive da sedici anni sotto scorta.

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La rimozione del suo spettacolo dall’aria è avvenuta dopo che lo scrittore, in a twittare del 20 luglio, ha qualificato ancora una volta Matteo Salvini, pilastro della maggioranza di destra, già ministro dell’Interno ora alle Infrastrutture, ministro delle “Mala Vita”, termine italiano che si riferisce alla delinquenza o alla criminalità organizzata. Lo ha accusato anche il signor Saviano “cattivo esercizio del potere”. Commenti identici, fatti nel 2018, gli valsero una causa, intentata da Salvini, che è ancora in corso.

Attacchi al pluralismo democratico

Un’altra causa vede Saviano anche contro Giorgia Meloni, che ha sporto denuncia contro di lui quando era ancora solo deputata per il mandato. “bastardi”, usata contro lui e Matteo Salvini durante uno show televisivo nel 2020. “Non è tollerabile in una democrazia che chi critica duramente chi detiene il potere venga prima attaccato in tribunale e poi censurato”. dichiarato a Mondo Il signor Saviano, ricordando anche i continui attacchi di cui è oggetto da parte della stampa di destra.

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Elma Violante

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