Uno dei tanti che ha fatto infuriare l’Olympiakos per aver plasmato il risultato del derby è stato il VAR. anche italiano. Marco Piccinini.
D’accordo, come si lamentavano i “biancorossi”, non è né elitario né internazionale.
Fondamentalmente ha lasciato che Masha facesse quello che voleva. Nessun intervento sul rigore (apparentemente concordato) né il fallo su Reabchiuk di Amrabad prima del terzo gol dell’AEK. “Senza parole” sul rigore di Vida su Makabu, non ha visto il rosso per Simanski.
Tutto bene per il 39enne arbitro italiano che domenica a Faliro era alla guida del VAR.
Il suo CV in Italia non è perfetto. Anzi. Non è passato molto tempo dal giorno in cui è diventato uno scandalo in campionato.
Era alla partita tra Cremonese e Roma del 28 febbraio.
La furia dei fischi
I suoi fischi, secondo gli italiani, hanno gettato i ‘giallorossi’ sulla tela e fatto arrabbiare José Mourinho.
Cremonese vince 2-1, il portoghese si infuria con Piccinini che alla fine lo espelle!
Mourinho è stato punito con due partite, ma anche Piccinini non è stato premiato per il suo arbitraggio.
Il giorno dopo (26), viene addirittura escluso (con il 4°, Serra) dalle partite di Serie A e retrocesso al VAR in serie B italiana (in Como-Modena).
Da allora ha fischiato una sola partita con la A’ (Verona – Monza 1-1) e una con la B’ Italia (Bari – Bénévent 2-0). Poi è venuto a Faliro e praticamente non ha affrontato la rissa.
Nelle relazioni degli italiani sulla sua dietetica, nato a Forlì, osserva caratteristicamente che:
“Piccinini è un arbitro a cui piace fischiare pochissimo e far scorrere il gioco, abbastanza parsimonioso nella gestione dei cartellini”
Che (sbagliando nel derby) diciamo che se n’è andato e non ha chiamato Masha per vedere colpa di Amrabat su Reabchiuk (responsabile anche il vice che gli stava davanti). “Fischia poco”, come si suol dire. Sì, ma ai rigori visto che fischia pochissimo perché non ha invitato Massa a rivedere la fase?
L’ingegnere edile di professione ha accettato la sanzione e ha lasciato correre la colpa.
Diverso trattamento di due fasi critiche in pochi minuti da parte dello stesso uomo che determinerà le sorti del match.
Tuttavia, non era la prima volta che veniva tagliato dal KED italiano. Prima dello scorso febbraio era stato fuori due mesi in Serie A nel bimestre novembre-dicembre 2020. È stato punito per non aver concesso un rigore netto (Balog a Perisic) nel 2-2 dell’Inter con il Parma in 31/10/2020.
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