Mentre sabato 13 maggio si tiene a Liverpool (Regno Unito) la finale di Eurovision 2023, Florent Parmentier, ricercatore associato presso l’HEC Geopolitics Center e segretario generale di Cevipof (Sciences Po Paris) discute la natura geopolitica intrinseca della competizione fin dalla sua creazione nel 1956, e le specificità di questo 67e edizione, che promette di essere nuovamente posta sotto il segno della guerra in Ucraina.
Questa edizione dell’Eurovision è organizzata a Liverpool perché non può tenersi a Kiev. È stata acquisita una nuova vittoria per l’Ucraina?
È ovvio che l’Ucraina sarà messa in risalto durante questa edizione organizzata dal suo alleato britannico. Ma quest’anno il paese non è considerato un grande favorito. La European Broadcasting Union (EBU), come di consueto, non vuole che la competizione sia una piattaforma politica, ma piuttosto un evento di intrattenimento. Non è quindi detto che la messa in scena del sostegno all’Ucraina, sebbene presente, sia più forte di quanto non fosse lo scorso anno.
Per l’Ucraina la questione del sostegno alle opinioni europee attraverso il voto a suo favore in questa edizione è comunque essenziale, ancora una volta per ragioni politiche. kyiv si trova in una temporalità della guerra molto diversa da quella di un anno fa, da quando il conflitto ha preso piede. Una questione cruciale per il Paese è in particolare riuscire a mantenere l’attuale livello di aiuti che gli stanno erogando i suoi alleati occidentali. E in questa impresa è strategico il sostegno dei cittadini ai loro governi.
Nel 2022 lo shock emotivo è stato ancora notevole, visto che la competizione si è svolta poche settimane dopo l’inizio dell’invasione. Non è tanto il messaggio della canzone Stefania, mescolando hip-hop e musica tradizionale, eseguita dal gruppo Kalush Orchestra, che è stato consacrato dal voto pubblico, come identità ucraina. La vittoria di Kiev è stata un’espressione del sentimento di solidarietà degli europei nei confronti della nazione ucraina quando è stata sollevata la questione della sostenibilità del suo territorio.
Ma è possibile che quest’anno il pubblico abbia voltato le spalle al conflitto. Eurovision 2023 sarà quindi un banco di prova per vedere il posto occupato oggi dalla guerra nell’opinione pubblica europea.
Che dire Gruppo Tvorchi scelto dall’Ucraina quest’anno e la canzone che canterà?
Gli ucraini che hanno votato quest’anno per selezionare il loro candidato hanno scelto la canzone cuore d’acciaio (“cuore d’acciaio”) del duo ucraino-nigeriano. Il testo, cantato su un sottofondo elettronico, rende omaggio a “eroe” della sede della fabbrica Azovstal a Mariupol nel 2022, e “simboleggia forza e coraggio” del popolo ucraino, in un momento in cui tutti gli occhi sono puntati sul destino della città di Bakhmout, che potrebbe cadere in mano russa da un momento all’altro.
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