Secondo Zamagni, questo processo informale è attualmente nelle sue fasi finali. “Se non tra poche settimane, sicuramente tra tre mesi, vedremo se a questo tentativo di pace da parte del Vaticano è stato dato il via libera”.
Incontri recenti
A ulteriore riprova dell’esistenza di una missione di pace, Zamagni indica i recenti incontri tra il papa e funzionari di entrambe le parti in conflitto.
Il giorno prima della sua visita in Ungheria, Papa Francesco ha incontrato in Vaticano il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. A Budapest ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, ampiamente considerato uno dei leader europei più filo-russi.
Visita silenziosa del metropolita russo
Da segnalare anche la visita silenziosa che lunedì ha compiuto in Vaticano il metropolita ortodosso russo Antony. Ha incontrato il presidente del Dicastero vaticano per le Chiese orientali, monsignor Claudio Gugerotti. Ha anche salutato brevemente Papa Francesco al termine dell’udienza generale settimanale di mercoledì.
Secondo un comunicato pubblicato sul sito web del Patriarcato di Mosca, Antonij si è recato in Italia per “una breve visita di lavoro” e durante l’incontro con Gugerotti “sono stati discussi tutti i tipi di questioni di interesse comune”.
Segnali di apertura
Zamagni ha affermato nelle sue osservazioni di ritenere che ci siano segni di apertura da parte della Chiesa ortodossa russa al negoziato. Ha notato come Kirill abbia esortato il presidente russo Vladimir Putin a cercare una “pace giusta” durante la celebrazione ortodossa della Pasqua.
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