E’ stato completato il rilascio di altri 10 greci dal Sudan con l’aiuto dell’Italia, come annunciato da Nikos Dendias.
Altri dieci greci ei loro familiari sono stati rilasciati dal Sudan e trasportati sani e salvi a Gibuti.
Secondo una nota del ministro degli Esteri Nikos Dendias, i greci liberati godono tutti di buona salute.
“Altri dieci greci e i loro familiari del Sudan, che si trovavano già a Gibuti, sono stati rilasciati, questa volta con l’aiuto dell’Italia. Tutti sono sani”, afferma Nikos Dendias nel suo post. .
Lo scoppio dei combattimenti il 15 aprile tra l’esercito e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF) ha scatenato una crisi umanitaria, uccidendo almeno 420 persone e lasciando dietro di sé carri armati carbonizzati, edifici distrutti e negozi saccheggiati e bruciati.
Il tentativo di golpe è costato la vita a centinaia di persone in Sudan, principalmente a Khartoum e nel Darfur, e tutti i paesi stanno cercando un modo per evacuare i propri cittadini che si trovano nel paese africano.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le ostilità hanno causato almeno 420 vittime e ferito più di 3.700 altri.
Lo sforzo per eliminare i greci continua
“Altri dieci greci e i loro familiari del Sudan, che si trovavano già a Gibuti, sono stati rilasciati, questa volta con l’aiuto dell’Italia. Tutti sono sani”, ha scritto Nikos Dendias su Twitter lunedì mattina.
Ieri 8 greci hanno lasciato il Paese africano, tra cui due feriti a bordo di un aereo francese, mentre ieri sono arrivati in Egitto due aerei da trasporto C-130 e C-27J della guerra ellenica con l’obiettivo di trasportare i greci che saranno liberati a Gibuti .
L’espulsione del primo gruppo di greci dal Sudan è stata il risultato di azioni coordinate. A mezzogiorno viene attivato il piano segreto “Cosmos” con il decollo dei due aerei da trasporto greci C-130 e C-27 da Elefsina, diretti nel sud dell’Egitto.
C’è stata una preparazione specifica, con tutti i partecipanti all’operazione di evacuazione dei cittadini greci dal Sudan dilaniato dalla guerra che sono passati attraverso l’ospedale militare 401 e il reparto di “medicina geografica”.
L’aereo dell’Aeronautica Militare trasportava diplomatici del Ministero degli Affari Esteri, personale medico specializzato oltre al reparto operazioni speciali del GHETHA.
Sono in corso anche affari in altri paesi
Intanto da ieri pomeriggio è in corso la massiccia operazione di allontanamento dei cittadini stranieri dal Sudan, dilaniato da una settimana da scontri tra esercito ufficiale e forze paramilitari.
Francia, Gran Bretagna, Italia, Germania, Olanda, USA, Svezia, Norvegia, Irlanda, ecc. hanno già effettuato operazioni per ritirare un totale di migliaia di cittadini occidentali, diplomatici e altri, dal paese, utilizzando Egitto, Giordania, Gibuti, ecc. come stazioni intermedie, mentre molti paesi arabi.
In alcuni casi queste operazioni vengono effettuate per via aerea, anche se alcuni Paesi hanno preferito evacuare i propri connazionali via mare, passando per Port Sudan sul Mar Rosso, che dista 800 chilometri da Khartoum.
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