Le accuse di finanziamento russo accelerano le elezioni italiane

Martedì il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato una sintesi di una recente indagine dell’intelligence statunitense sugli sforzi russi per influenzare la politica estera, incluso il sostegno a partiti nazionalisti di estrema destra senza nome.

Sebbene i paesi coinvolti non siano stati nominati in dettaglio, il rapporto ha fatto rivivere di vecchia data e ha ripetutamente negato i sospetti che alcuni partiti italiani avessero ricevuto fondi dal presidente russo Vladimir Putin.

L’Italia terrà le elezioni nazionali il 25 settembre, in cui un’alleanza di partiti di destra, tra cui Fratelli d’Italia, Liga e Forza Italia, dovrebbe ottenere una comoda vittoria.

“Entro il 25 settembre, gli elettori italiani hanno il diritto di sapere se qualcuno dei partiti sulle schede elettorali è stato finanziato da Putin”, ha scritto su Twitter Enrico Letta, leader del Pd di centrosinistra. .

L’invasione dell’Ucraina da parte di Putin lo ha reso un emarginato per molti occidentali.

NON PRENDO MAI SOLDI

Il leader della Lega Matteo Salvini, che una volta ha salutato Putin come “il miglior statista sulla Terra in questo momento”, ha ripetutamente negato di aver ricevuto denaro dalla Russia dopo una registrazione trapelata nel 2019 di uno dei suoi soci che discuteva di un accordo petrolifero segreto a Mosca. .

“Non ho mai chiesto e non ho mai preso soldi, rubli, euro, dinari o dollari dalla Russia”, ha detto Salvini mercoledì alla radio RTL 102.5. “Le indagini vanno avanti da anni. Non è mai stato trovato niente perché non c’è niente”.

Anche la leader dei fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che è alle urne per diventare il prossimo primo ministro, ha negato di aver ricevuto denaro dall’estero e ha minacciato di citare in giudizio un giornale italiano per aver chiesto se avesse preso soldi dalla Russia.

“Dovrebbero portarci le prove. Ma poiché le prove non ci sono, temo che un processo sia inevitabile”, ha detto mercoledì a Radio 24.

Il politico italiano Adolfo Urso, a capo della commissione parlamentare preposta alla supervisione dei servizi di intelligence nazionali, ha dichiarato alla RAI che “al momento” non c’è alcuna indicazione che l’Italia sia uno dei paesi interessati.

Dalla caduta del governo di unità del primo ministro Mario Draghi a luglio, ci sono stati ripetuti suggerimenti che la Russia si stesse intromettendo nella campagna elettorale.

Un trio di partiti, tra cui La Liga e Forza Italia, che hanno tutti legami storici amichevoli con Mosca, hanno rovesciato il governo di Draghi ma hanno respinto le accuse degli oppositori di essere collusi con la Russia per tenere elezioni anticipate.

Lo stesso Draghi ha detto al parlamento a luglio che l’Italia “deve intensificare i suoi sforzi per combattere l’ingerenza della Russia e di altre autocrazie nella nostra politica”. Non ha fornito ulteriori dettagli.

Ulysses Esposito

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