Più di due dozzine delle 62 vittime dell’incidente in barca con migranti al largo delle coste italiane sarebbero venute dal Pakistan. Lo ha detto il primo ministro pakistano Sharif, scrive Reuters. Aggiunse di aver ordinato al Ministero degli Affari Esteri di partecipare al chiarimento delle cause dell’incidente marittimo. Secondo i primi rapporti, la nave, che aveva a bordo fino a 250 persone, si è rotta mentre si avvicinava alla riva. Finora, 80 persone sono arrivate sulla terraferma e le autorità temono che il bilancio delle vittime aumenterà.
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“La notizia dell’annegamento di oltre 20 pakistani in una tragedia marittima in Italia è molto preoccupante”, ha detto il primo ministro. Shahbaz Cherif. Ha aggiunto di aver ordinato alla diplomazia di “chiarire quanto prima i fatti e comunicarli alla nazione”.
La nave affondata sembra aver lasciato la Turchia, un paese di transito spesso utilizzato dai migranti pakistani che cercano di raggiungere l’Europa. Il viaggio dalla Turchia all’Italia dura diversi giorni e spesso avviene in condizioni molto difficili, quando i migranti sono rinchiusi nelle stive delle navi, ad esempio.
Secondo gli inquirenti italiani, non si sa ancora con esattezza quante persone fossero a bordo. Alcuni testimoni parlano fino a 250 migranti, mentre altri prospettano una cifra inferiore di diverse decine di persone, scrive l’agenzia ANSA. Secondo le autorità, il bilancio delle vittime non sarebbe definitivo.
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