Un soccorritore avvelena il caffè dei colleghi della squadra italiana di soccorso 118

Avvelenamento causato da un collega geloso.

Una serie di azioni in corso da parte dell’Usl per la tutela e la sicurezza dei lavoratori del 118 di Bologna, dopo che alcuni di loro sono finiti al pronto soccorso a causa di avvelenamento causato da un farmaco antinarcolessia, eventualmente somministrato nei loro bar. L’autorità elenca linee guida chiare per la manipolazione degli alimenti, in cui i lavoratori non dovrebbero comprare nulla senza imballaggio, mentre le bevande devono essere acquistate solo presso i distributori automatici. Inoltre, l’azienda sanitaria locale ha nominato uno psicologo e un supervisore.

Pochi mesi prima della fine dell’anno, presso la Centrale Operativa 118 Emilia Est di Bologna, sono state osservate crisi sanitarie inspiegabili in 7 operatori del pronto soccorso, che presentavano sintomi quali svenimenti, vertigini e difficoltà di parola. Ma la polizia del Nas ha interrogato almeno una trentina di persone nelle ultime settimane e il numero degli operatori che hanno accusato malori è molto più alto, almeno 15 o 20.

Le prime stime erano che le malattie fossero eventi casuali e non correlati, con spiegazioni che andavano dalla contaminazione dell’acqua e dell’aria alle infezioni virali. Tuttavia, questi casi sono stati rapidamente chiusi perché le indagini non hanno prodotto risultati.

In prima linea tra i possibili colpevoli c’è il psicofarmaco Entumin, un sedativo noto per causare sintomi simili a quelli sperimentati dagli operatori interessati, aumentando la possibilità che qualcuno stesse utilizzando il farmaco per contaminare cibi o bevande.

Tra le vittime di questo misterioso attacco figurano due piloti di elicotteri, uno dei quali si ammalò poco prima dell’inizio dell’operazione e fortunatamente evitò la tragedia. Tra i sintomi più gravi c’erano letargia e incapacità di articolare parole e frasi. Un operatore è crollato nella toilette della centrale operativa ed è stato necessario il trasporto d’urgenza al pronto soccorso. La gravità e la somiglianza dei sintomi hanno aumentato le preoccupazioni su una malattia potenzialmente fatale.

Ad aggiungere un altro misterioso scenario al dramma in corso, alcuni operatori hanno scoperto nel parcheggio dell’ospedale i pneumatici della loro auto tagliati, un evento allarmante che ha coinciso con l’insorgenza di misteriose malattie. Non è chiaro se questi incidenti siano collegati alla malattia o rappresentino una forma distinta di molestie.

Le indagini hanno portato alla conclusione che responsabile degli avvelenamenti è stata una sola persona. operatore della stessa stazione, geloso dei suoi colleghi. Secondo le stime, sembrerebbe che già prima degli incidenti che portarono all’avvelenamento dei ricercatori, fosse stato causato insoddisfazione all’interno del gruppo sulla formazione degli equipaggi di soccorso aereo Coloro che effettivamente lavorano in questo campo ricevono maggiori incentivi finanziari rispetto ai loro colleghi. E forse non è un caso che alcune malattie abbiano colpito il personale degli elicotteri.

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Mariano Conti

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