La nuova legge italiana si è sviluppata anche a causa del forte aumento dei casi di morbillo, trattati anche nella Repubblica Ceca.

Secondo la cosiddetta legge Lorenzina – dal nome di Beatrice Lorenzina, l’ex ministro della sanità che l’ha introdotta – i bambini italiani devono ricevere una serie di vaccinazioni obbligatorie prima di iniziare la scuola. Tra queste ci sono quelle contro la varicella, la poliomielite, il morbillo, la parotite e la rosolia.

I bambini italiani sotto i sei anni senza prova di vaccinazione saranno esclusi dall’istruzione prescolare in base alle nuove regole.

La BBC sottolinea che i bambini dai 6 ai 16 anni non possono essere banditi in modo permanente dalla scuola dell’obbligo, ma i loro genitori potrebbero incorrere in multe se non seguono il programma di vaccinazione obbligatoria.

L’attuale ministro della Sanità italiano, Giulia Grill, ha osservato che le regole sono ora chiare e semplici. “Niente vaccino, niente scuola”, ha detto.

Secondo i media italiani, le autorità regionali stanno affrontando la situazione in modi diversi. A Bologna, ad esempio, le autorità hanno inviato lettere di sollecito e di sospensione della frequenza ai genitori di circa 300 bambini. In totale, cinquemila bambini non hanno documenti aggiornati.

La legislazione è stata approvata per aumentare il tasso di vaccinazione in Italia da poco meno dell’80% al 95%, obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Le epidemie di morbillo sono davvero un problema globale. Come riportato dal quotidiano britannico The Guardian, i medici neozelandesi stanno letteralmente spostando le cliniche all’esterno per prevenire più efficacemente la diffusione del morbillo.

Le vaccinazioni effettuate nei parcheggi mirano a ridurre il rischio di trasmissione di malattie infettive, a differenza dei pazienti nelle sale d’attesa chiuse e affollate.

Secondo le informazioni più recenti, circa 100.000 persone hanno urgente bisogno di vaccinarsi nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda. Sarà gratuito, come ricorda SBS News.

Nella Repubblica Ceca i bambini devono essere vaccinati contro nove malattie fondamentali. I genitori possono rifiutare la vaccinazione per motivi religiosi o per motivi di coscienza (esperienza personale negativa). Ma questo ha le sue conseguenze.

Il bambino poi non ha accesso a strutture collettive come gli asili nido, e non può partecipare ad eventi collettivi come scuole all’aperto o campi sportivi. Quando i genitori si rifiutano di vaccinare il proprio bambino, possono essere accusati dal servizio sanitario e ricevere una multa salata.

Quando si tratta di ammettere un bambino non vaccinato all’asilo o di partecipare a un evento di massa, il certificato medico di idoneità, che richiede anche informazioni sulla vaccinazione, viene confermato da un medico. Tuttavia, la decisione spetta al direttore della scuola o dell’istituto prescolastico interessato.