Nina, il ristorante italiano a metà tra tradizione e inventiva

Cibo e gastronomia

Un locale che piacerà a tutti gli amanti della gastronomia italiana desiderosi di scoperta.

Situato a due passi dal cimitero di Ixelles, Nina è un ristorante italiano che ha un bell’aspetto. Con la sua decorazione contemporanea e calda, la struttura promette ai suoi clienti un puro momento di evasione. Curiosi di conoscere il menu e la tavolozza dello chef, abbiamo optato per il menu discovery di cinque portate a 62 euro. Infatti, dal lunedì al mercoledì sera, oltre al suo solito menù, Nina propone un menù scoperta comprendente una degustazione di street food e il suo calice di prosecco, antipasti, primi, secondi e dolci secondo l’estro dello Chef. Per avere un’idea dei prezzi, i piatti variano tra 17,50 euro e 24,50 euro.

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Dal corridoio abbiamo una vista diretta della cucina. Abbiamo potuto vedere i cuochi in azione. La pasta passa delicatamente dalle teglie ai piatti, il pesce e la carne vengono restituiti minuti sotto gli occhi attoniti dei clienti. Nei grandi frigoriferi si possono vedere i tanti prodotti freschi che il ristorante propone nel suo menù. Formaggi, salumi… sono tutti prodotti italiani.

Un menu ben studiato

La nostra degustazione è iniziata con una bruschetta al basilico, un antipasto freschissimo e appetitoso. Abbiamo continuato con una buratta servita con una crema di peperoni e affumicata su legno di quercia. Questo piatto da solo vale il viaggio, servito sotto un campanello si svela sotto una nuvola di fumo che profuma l’intera stanza di un delizioso profumo. Poi lascia il posto alla pasta fatta in casa, ovviamente, servita con una crema cremosa e gamberi saltati. Come portata principale, abbiamo gustato un pezzo di polpo grigliato servito con crema di zucchine, verdure di stagione e patate novelle. Infine, il pasto si è concluso con un cannolo di ricotta, un dolce tipico italiano croccante e rinfrescante allo stesso tempo. Ad accompagnarci durante tutta la degustazione, abbiamo optato per un vino bianco secco tipicamente italiano, il pecorino, anche se ha attirato la nostra attenzione anche la carta dei cocktail.

Il menu ci ha sedotto dall’inizio alla fine e soprattutto ci ha riempito. Le porzioni sono generose, soprattutto per un menu di cinque portate. I piatti ci portano direttamente in Italia e tutti hanno un tocco di imprevisto che speriamo di trovare quando andiamo al ristorante. Anche i gestori del locale sono adorabili e si preoccupano sinceramente dell’esperienza degli ospiti. Per la cronaca, il ristorante si chiama Nina in omaggio alla nonna del manager di origini italiane che è riuscita a trasmettere la sua passione per la gastronomia alla nipote.

Un luogo che vuole essere anche cosmopolita, poiché se durante la settimana l’atmosfera è tranquilla, venerdì e sabato sera un dj prende il posto dei locali per offrire una nuova esperienza di intrattenimento ai clienti. Buono a sapersi, la struttura offre anche menu su misura per i tuoi eventi, come i compleanni. Vuoi scoprire Nina? Non esitate a prenotare il vostro tavolo qui sul sito del ristorante.

Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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