Italia: il governo Meloni mostra i denti

IL nuovo governo in Italiacomposto da Fratelli d’Italia suo Giorgia Meloni, il Lega Nord di Matteo Salvini e il Forsa Italia di Silvio Berlusconifin dal primo mese del suo mandato, ha mostrato i denti lanciando le sue priorità principali: l’agenda di austerità, la riduzione dei diritti democratici e le misure anti-rifugiati.

Maledetta austerità

All’inizio di novembre ha presentato il suo primo bilancio statale che, nonostante i tassi di inflazione record, mira a ridurre il deficit statale dal 5,6% del PIL di quest’anno al 4,5% nel 2024 e al 3,7% nel 2024. Il modo in cui raggiungono questo obiettivo è attraverso sanguinosi tagli alla sanità, all’istruzione e allo stato sociale – è una catena di brutale austerità.

Il governo Meloni sa in anticipo che ogni anello di questa catena sarà prima o poi messo sotto pressione dalla resistenza dei lavoratori o dei giovani. Oggi c’è ancora confusione dopo le elezioni, ma la sua durata non può essere lunga. Così, da un lato, rafforza lo stato di polizia e, dall’altro, infiamma gli istinti “più bassi” del pubblico di estrema destra attraverso attacchi ai diritti dei rifugiati e degli immigrati.

Rabbia anti-rifugiati

Già nei primi giorni del suo mandato, ha mostrato segni di particolare crudeltà, vietando alle navi di soccorso delle organizzazioni di volontariato di avvicinarsi ai porti italiani per sbarcare i profughi soccorsi dal Mar Mediterraneo.

Centinaia di persone, compresi bambini, malati, anziani, sono rimaste per settimane sulle navi di soccorso anguste, affamate, disidratate e disperate. Ed è stato solo quando si è parlato di una minaccia per la vita di alcuni di loro che le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco e lo sbarco di bambini e malati. Mentre chiedevano che le navi di soccorso portassero i profughi salvati nei paesi di cui portano le bandiere!

Il competente Ministro dell’Interno, Matteo Piandedosi, originario della Lega Nord, ha già annunciato la creazione della Commissione nazionale per l’ordine pubblico e la sicurezza, con funzionari del suo ministero, della guardia costiera, dell’esercito e dei servizi segreti. Uno dei suoi compiti sarà quello di bloccare l’ingresso dei profughi in tutti i porti italiani.

Ma l’obiettivo più importante di Piadendosi, come ha detto, è quello di creare centri per i rifugiati dall’altra parte del Mediterraneo, cioè in Libia e in Nord Africa, che terranno i profughi incarcerati fino a quando non saranno registrati e consegnati , se dato, in una piccolissima frazione di essi, il permesso di entrare in Europa.

Fortezza Europa

Meloni e Piandedosi vogliono che questo sia il proprio contributo alla Fortezza Europa. Una serie di misure più nitide e ciniche. È solo l’altra faccia della medaglia.

L’UE e Frontex avevano già aperto la strada non soccorrendo i rifugiati nel Mediterraneo e finanziando/partecipando a respingimenti illegali e politiche criminali lungo tutto il confine.

Con queste politiche, dal 2014, il numero di profughi annegati nel Mediterraneo ha raggiunto quota 25.000! La differenza principale è che la Meloni vuole che tutto avvenga allo scoperto, non in segreto!

Uno stato di repressione

Con tanta audacia e cinismo si rafforza lo stato di repressione. Sotto la copertura di un rave party di Halloween di 3.500 giovani in un magazzino in disuso di Modena, smantellato dalla polizia dopo la denuncia del proprietario del magazzino, è stata proposta una nuova legge nella faretra repressiva dello Stato.

La legge qualifica come reato l’organizzazione o la partecipazione ad un assembramento di più di cinquanta persone che occupano uno spazio pubblico o privato e le pene previste sono la reclusione da tre a sei anni e la multa da 10.000 euro se l’assembramento costituisce una “minaccia” per ordine pubblico, sicurezza e salute.

In realtà, ovviamente, una tale legge potrebbe applicarsi a piacimento a qualsiasi occupazione di una scuola, università, luogo di lavoro o edificio pubblico da parte di settori in difficoltà di giovani o lavoratori.

Il vuoto della sinistra

Lavoratori, giovani e movimenti dovranno resistere mostrando i denti al governo Meloni. E possono farlo meglio se costruiscono allo stesso tempo la loro organizzazione indipendente, di sinistra, antifascista, internazionalista e socialista – perché la realtà è che la sinistra italiana, una volta forte, non esiste più, figuriamoci la sua radicale anti- versione capitalista.

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Mariano Conti

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