Vittoria de Savoie è una studentessa di un liceo senza contratto, l’École Diagonale, e rivendica, come delegata del collettivo paritario Bac 2021, il diritto alla valutazione continua alle stesse condizioni degli studenti dell’ultimo anno dei contratti pubblici e privati. Scrive e dimostra, invano. Non ascoltata, ha fatto appello al Presidente della Repubblica.
Il suo video farà rumore. Vittoria de Savoie argomenta con tanta disinvoltura quanto chiarezza e convinzione. Non otterrà soddisfazioni ma ciò non le impedirà di conseguire il diploma di maturità con lode, prima di partire per studiare a Londra.
Un regno che è una repubblica
Ora ha solo 20 anni ed eccola qui è la principessa ereditaria. Di un regno che è Repubblica dal 1945, e di cui alcuni potenziali sudditi ignorano la sua persona: per loro, colei che deve “succedere” al padre Emanuele Filiberto, nipote dell’ultimo re d’Italia, non è Lei. – una ragazza, sia chiaro – ma il cugino del ramo di Aosta, Aimone. Figlio di una principessa francese e sposato con una principessa greca, vanta agli occhi dei monarchici un pedigree più prestigioso di quello della figlia di un’attrice francese e della nipote di un campione svizzero di sci nautico e, soprattutto, è un maschio . Solo gli attuali reali hanno il diritto di procedere verso l’uguaglianza di genere; le famiglie detronizzate sono condannate alla stagnazione in un’epoca in cui i loro antenati andavano in esilio.
Tuttavia, Vittorio Emanuele, l’ultimo principe ereditario d’Italia, che verrà sepolto questo sabato, ha modificato le regole di successione di Casa Savoia nel 2020, per abolire la legge salica e dare ufficialmente alla maggiore delle sue due figlie unico figlio il diritto ereditare le pretese al trono di suo padre e suo nonno. Ne ha il diritto? Questa è una questione su cui non decideremo. Tuttavia, dal 2020, Vittoria è l’erede designata, intitolata Principessa di Carignan e Marchesa d’Ivrea.
Cosa significa essere un pretendente?
Di cosa si tratta, il ruolo di principessa ereditaria, o pretendente, per il quale Vittoria si allena da allora con il padre, Emanuele Filiberto? Per farsi conoscere dagli italiani, quando fu abolita la legge dell’esilio, non esitò a utilizzare i mezzi più inconsueti, ricorrendo alla televisione e partecipando a reality show. Ma da Trump a Berlusconi, sappiamo che i reality, in politica, possono arrivare molto lontano.
La principessa è alta 1,73 m, indossa scarpe numero 39 e ha gli occhi nocciola.
Vittoria, dal canto suo, accompagna il padre nelle cerimonie, legate agli ordini dinastici o alla storia della famiglia Savoia, di cui si tratta di incarnare la continuità. Ha mosso i suoi primi passi lo scorso anno all’Abbazia di Hautecombe, la necropoli di Casa Savoia vicino al lago del Bourget, durante una messa per il quarantesimo anniversario della morte del bisnonno, l’ultimo re d’Italia Umberto II. Qualche settimana fa ha partecipato a una cerimonia a Roma con il Principe di Venezia, per l’anniversario di un istituto per veterani.
Umanitario in Ucraina e modello
Gli ordini dinastici familiari, di cui sarebbe diventata membro e le cui regole suo nonno modificò affinché lei diventasse un giorno la prima donna gran maestro, la portarono ad attività filantropiche. Ha così preso parte ad un viaggio in Ucraina che, secondo le parole del cugino Serge di Jugoslavia al “Corriere della serra”, “l’ha fatta maturare”.
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