Aggiornare: 29/07/2022 16:56
Rilasciato da: 29/07/2022, 15:28
Roma – Il velivolo antincendio italiano Canadair CL-415, intervenuto giovedì nella Repubblica Ceca, è ora schierato contro gli incendi nell’Italia orientale. ČTK è stato informato oggi dalla protezione civile italiana. La regione Friuli-Venezia Giulia sta affrontando diversi focolai importanti vicino al confine con la Slovenia. Altri incendi divampano nel sud del Paese, ad esempio vicino a Napoli e Palermo. Anche in questi casi sono stati schierati aerei antincendio.
La più grande preoccupazione nella regione Friuli-Venezia Giulia è causata da un incendio nei pressi del villaggio di Taipana (Tipána in sloveno) vicino al confine con la Slovenia. L’incendio è a 300 metri dalle aree abitate. Da questa mattina stanno lavorando al sito due Canadair, che giovedì hanno partecipato alla lotta contro l’incendio nel parco nazionale di České Švýcarsko. Nella notte sono leggermente progrediti anche gli incendi nel Carso italiano, sempre in prossimità del confine sloveno. L’area è in fiamme dall’undicesimo giorno.
I vigili del fuoco italiani stanno combattendo gli incendi anche nel sud Italia. Giovedì sono scoppiati due grandi incendi nelle vicinanze di Napoli e Palermo. A Napoli un denso fumo ha avvolto la parte settentrionale della città, mentre a Palermo i vigili del fuoco sono intervenuti in diversi focolai di incendi boschivi. In entrambi i casi, i soccorritori hanno schierato aerei ed elicotteri.
In una dichiarazione a ČTK, la Protezione civile italiana ha affermato che lo spiegamento di un giorno di aerei all’estero non è insolito. L’Italia ha fornito i suoi Canadair per combattere l’incendio nella Svizzera ceca attraverso il meccanismo RescEU dell’UE. “Ogni giorno gli Stati che partecipano a questo meccanismo comunicano a Bruxelles le proprie capacità libere secondo le proprie esigenze interne”, segnala il servizio stampa.
Secondo i dati della protezione civile italiana, i due Canadair hanno sorvolato il territorio ceco per 16 ore e hanno effettuato 43 scioperi. Hanno scaricato 258.000 litri d’acqua nell’area colpita dall’incendio nella Svizzera ceca.
Secondo il sistema europeo EFFIS, quest’anno in Italia sono stati bruciati 32.000 ettari di foreste e boschi. Nel rapporto di oggi, Legambiente, organizzazione ambientalista italiana, ha affermato che dal 2008 all’anno scorso sono caduti in Italia 7.200 chilometri quadrati di cenere, un’area paragonabile alle dimensioni della regione della Moravia meridionale. L’anno scorso è stato particolarmente devastante, quando ha bruciato 1.500 chilometri quadrati.
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