Il 46% degli italiani è soddisfatto dell’azione del governo Georgia Meloni, secondo un sondaggio della società Noto Sondaggi. Gli intervistati ritengono che l’alleanza conservatrice che governa il paese dallo scorso ottobre agisca in modo efficace soprattutto nella difesa della produzione industriale nazionale, nella promozione dell’immagine del paese all’estero e nel campo della politica agricola.
Al contrario, gli italiani chiedono maggiori sforzi in altri ambiti importanti, come la sanità pubblica, la lotta alla burocrazia e la riduzione della povertà. Una questione, quella del sostegno ai cittadini in difficoltà economica, tornata prepotentemente nelle cronache di questi giorni dopo la decisione del governo Meloni di abolire il “reddito sociale”, che costituiva il sostegno essenziale per disoccupati e poveri.
Presto inizieranno ad essere erogati nuovi aiuti temporanei, ma la disillusione, soprattutto nel Mezzogiorno, è tanta. Basti pensare che il reddito sociale reddito di cittadinanza nell’area metropolitana di Napoli, dall’inizio del 2019 fino a pochi giorni fa, veniva erogato al 20% delle famiglie.
La maggioranza sostiene una politica rigorosa sui rifugiati
Su un altro grande tema, quello dell’immigrazione e dei rifugiati, il governo Meloni ottiene il sostegno del 67% degli italiani. Le dichiarazioni sulla necessità di cooperazione con i Paesi africani e la linea ferma volta a limitare l’arrivo dei “disperati dal mare” favorirebbero evidentemente l’alleanza di governo tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Per quanto riguarda l’azione e il volto del primo ministro italiano, il campione statistico si divide in due: il 46% approva tutta la sua strategia, mentre il 47% si dichiara in disaccordo.
C’è infine un’altra questione che riguarda gli italiani. Il 70% chiede l’istituzione di un salario minimo con una legge speciale. Secondo l’istituto di sondaggi Noto, favorevoli a questo provvedimento sono anche gli elettori del centrodestra.
Il governo di Roma, però, non inserisce questo tema tra le sue priorità e probabilmente i vari sforzi del Parlamento non daranno frutti nell’immediato. “Non dobbiamo disturbare gli imprenditori che generano ricchezza”, è la posizione di Georgia Meloni. E il parametro economico è ovviamente un criterio principale nei rapporti dell’alleanza governativa con i datori di lavoro italiani.
Fonte: DW/Theodoros Andreadis-Syngellakis
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