Il Bologna non ha davvero vita facile all’inizio della nuova stagione di Serie A. Innanzitutto, all’inizio della competizione nazionale, il Milan ha perso 0:2, anche se ha pareggiato 1:1 contro la Juventus, ma possiamo dire che l’arbitro lo ha privato del numero totale di punti. Il giudice Marco Di Bello ora rischia un mese di squalifica.
Si concluderà con ogni probabilità la sfida di domenica del girone di ritorno del massimo campionato italiano tra Juventus e Bologna. E soprattutto per lo antipaticissimo arbitro Marco Di Bello.
I bianconeri hanno pareggiato solo 1-1 in casa nonostante fossero chiaramente favoriti per la vittoria. Ma la visione di un cammino comodo verso i tre punti svanisce al 24′, quando Lewis Ferguson porta in vantaggio il Bologna.
La Juventus riesce a pareggiare solo all’80’. Dušan Vlahovič si avventa su un cross brillante all’interno dell’area di rigore e indirizza la palla verso il palo destro del portiere Lukasz Skorupski.
Va notato che il 71′ è stato un momento assolutamente chiave nello sviluppo della partita. Gli ospiti hanno avuto una grande occasione, nella fase finale dell’evento, Dan Ndoye è riuscito a respingere la palla a porta vuota e portare la sua squadra in vantaggio di due gol.
Tuttavia, non è andato fino in fondo, poiché è stato sconfitto da Samuel Iling Junior. Peraltro l’arbitro Di Bello non ha ritenuto illegale questo intervento indiscriminato e non solo non ha fischiato il rigore, ma anche il VAR non è intervenuto sulla situazione.
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Di Bello riceverà un mese di squalifica?
Successivamente, l’allenatore del Bologna Thiago Motta era comprensibilmente furioso perché la sua squadra non aveva avuto la possibilità di tirare un rigore. Secondo i rapporti del server Calcio Italia Anche l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) è irritata per la pessima prestazione dell’arbitro Di Bello.
Ha intenzione di sanzionare l’arbitro con una sospensione di un mese. Naturalmente viene in mente anche una sanzione pecuniaria. Non aiuta la situazione anche l’affermazione di Di Bello quando ha provato a spiegare le ragioni per cui non ha concesso il rigore al ds del Bologna Marco Di Vaio e poi al presidente Claudio Fenucci.
E il motivo era: “Perché non ho denunciato Chiesa”, Lo ha detto Di Bello, citato da Calcio Italia. Il quarto arbitro, Matteo Marcenaro, ha subito chiesto scusa alla dirigente Bologna. Ma non sorprende che la dirigenza del club italiano parli apertamente del fatto che l’arbitro ha privato il Bologna della vittoria.
Risorse: Serie A, Calcio Italia
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