È salito ad almeno quattordici il bilancio delle vittime delle alluvioni nel nord Italia. Più di 10.000 persone sono state ora evacuate, secondo i funzionari regionali. Un numero imprecisato di persone risulta ancora disperso.
Cosa scrive il quotidiano italiano La Repubblica. Erano già noti nove morti. Giovedì le autorità locali della provincia di Ravenna hanno comunicato altri due decessi. Riguarderebbe due contadini settantenni del villaggio di Russi.
Da alcuni giorni la regione Emilia-Romagna è interessata da forti piogge. Le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini sono le più colpite.
Secondo le ultime informazioni, 23 fiumi della regione sono straripati e le autorità hanno registrato 280 frane e 400 strade bloccate. Un totale di 41 comuni sono stati colpiti dalle inondazioni.
La pioggia è cessata, ma resta il massimo livello di allerta
La pioggia è ora cessata e giovedì non sono previste precipitazioni significative. Tuttavia, il servizio di protezione civile avverte di fare attenzione.
Secondo il servizio di protezione, circa 50.000 persone sono ancora senza elettricità e 100.000 persone non hanno connessione alla rete mobile. Il livello di allerta più alto si applica ancora in tutta la regione.
L’esercito italiano e la guardia costiera hanno schierato elicotteri e gommoni per liberare le persone dalle loro case.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha convocato una riunione di gabinetto per organizzare il sostegno finanziario all’Emilia-Romagna e discutere nuove misure.
È la seconda volta in questo mese che l’Emilia-Romagna subisce maltempo. All’inizio di maggio, due persone sono morte durante i temporali nella stessa regione. I meteorologi affermano che le piogge torrenziali sono seguite a mesi di siccità, che hanno ridotto la capacità del suolo di assorbire l’acqua.
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