Silvio Berlusconi, morto lunedì, divide anche il panorama mediatico con la sua morte. I giornali italiani lodano la sua combattività e la sua perseveranza, ma non dimenticano i suoi lati minori. I media stranieri sono molto più severi nella loro valutazione del primo ministro italiano che ha scioperato per quattro volte.
Corriere della Sera ha annunciato per la prima volta la morte di Berlusconi lunedì. Martedì, il più grande quotidiano italiano continuerà ovviamente con a Ricostruzione dei suoi ultimi giorni. Dipinge il ritratto di un uomo che finalmente fa i conti con la propria mortalità.
Chi gli era vicino sapeva che Berlusconi temeva la morte, ma non se l’aspettava. “Berlusconi non ha mai pensato che fosse davvero finita, quindi nemmeno adesso. La morte non era solo uno dei suoi tanti piani. Alla fine tutti si aspettavano la sua morte, ma tutti erano comunque sorpresi”.
La RepubblicaDopo Corriere della Sera Il più grande quotidiano italiano, non ci siano fraintendimenti su come dovrebbe essere percepito Berlusconi. “Il primo populista” teste il quotidiano martedì, ovvero “il primo populista”. Con questo, il giornale paragona Berlusconi al dittatore fascista Benito Mussolini, anche lui spesso indicato come tale. Il termine è il titolo italiano di una biografia su Mussolini pubblicata nel 2003.
Berlusconi se la cava La Repubblica descrivere come “l’arci-leader italiano che ha inventato il populismo” e la cui eredità è ora in pericolo. “Berlusconi ha cercato l’immortalità in tutti gli aspetti della vita, soprattutto nel culto di se stesso. Ma alla fine anche lui ha dovuto arrendersi e la sua vita spettacolare è finita in ospedale”.
“Un vero italiano con poche virtù e molti peccati”
“C’è un’Italia prima e dopo Berlusconi. Ha portato la politica italiana in un mondo nuovo”, scrive La Stampa sul “Casanova della politica e della televisione”. Il giornale descrive anche Berlusconi come “infantile e generoso”. “Era il paladino del popolo che rappresentava: un vero italiano. Nessun altro politico aveva una visione del mondo così potente”.
La Stampa mette in discussione l’origine della popolarità di Berlusconi. “Nessuno ha segnato e stravolto la storia repubblicana quanto Berlusconi. Ha conquistato il cuore degli italiani incarnando le loro poche virtù ei loro tanti peccati”.
Il diario di Berlusconi, Il Giornale, non sorprende che sia molto triste (e non critico) per la morte del “presidente per tutti”. “Alcuni sono bravissimi nel loro campo, Berlusconi era bravissimo in tutto. Soprattutto era semplicemente Silvio per tutti gli italiani”.
I piccoli giornali di sinistra reprimono molto più duramente Berlusconi
I maggiori quotidiani italiani sono prevalentemente di destra. I piccoli giornali di sinistra dipingono un’immagine diversa del defunto Berlusconi. Unita ricordato principalmente come un “propagandista” e una “canzone da festa di plastica”. “La sua più grande qualità era vendere qualcosa alle persone prima che si chiedessero perché aprissero i loro portafogli”.
COME La Stampa Significare Unita che Berlusconi “ha cambiato il dna dell’Italia in un modo o nell’altro”. Che lo abbia fatto, positivamente o negativamente, ha diviso gli italiani, secondo il quotidiano, “già tutta la vita di Berlusconi, e continuerà a farlo ora che quella vita è finita”.
“Berlusconi ha unito la destra e snaturato la sinistra”, conclude Manifesto. “Quando annunciò il suo ingresso in politica nel 1994, non fu una sorpresa per nessuno. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere allora come avrebbe attraversato la politica italiana come un maremoto. La sua grande forza si è rivelata quella di riunire persone apparentemente inconciliabili forze”.
Quest’ultimo punto è più comune nei media. In un’intervista con canale 5 L’attuale primo ministro Giorgia Meloni ha descritto il suo predecessore come il collante della coalizione. “Sarà più difficile ora che se n’è andato. È riuscito a mettere tutti sulla stessa pagina”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini.
I media internazionali criticano lo “showman” Berlusconi
Mentre i giornali italiani cercano di bilanciare l’ammirazione e la critica, i media internazionali si concentrano principalmente sul comportamento tutt’altro che impeccabile di Berlusconi. Ad esempio, le sue famose serate bunga bunga sono ampiamente commentate, così come l’immagine che queste serate gli hanno dato.
“L’uomo che ha sedotto un intero paese”, titola Politica sopra il necrologio. “Se c’era una cosa che caratterizzava il Presidente del Consiglio più memorabile d’Italia, era il suo irresistibile desiderio di essere amato. Era il miglior promotore di se stesso. Di conseguenza, ha attraversato diversi scandali che avrebbero spazzato via qualsiasi altro politico.
IL BBC mette in evidenza come lo “sgargiante” Berlusconi colpisca ancora e ancora. “Ogni volta che la sua carriera politica sembrava finita, l’Italia non si liberava ancora di lui. Con il suo caratteristico, discutibile umorismo, faceva sempre scalpore. Tutti gli errori che considerava scherzi”.
L’emittente britannica si chiede anche ad alta voce se la massiccia compagnia di media di Berlusconi gli abbia dato un ingiusto vantaggio durante la sua carriera politica, in particolare in occasione delle elezioni.
Uomo di spettacolo e leader, Berlusconi è uscito da una serie di scandali e ha dominato per decenni la politica italiana e mondiale. Cnn. Anche, pure Il New York Times descrive Berlusconi come uno showman che “ha fatto della divisione e della polarizzazione il suo modello economico”.
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